Riassunto delle puntate precedenti (per chi se le fosse perse).

Verona-Milan: Giampaolo sceglie Paqueta e non Rebic per affiancare Suso e Piatek in attacco. Lui, per la prima volta in stagione da trequartista e non da mezzala, floppa, si fa ammonire, gigioneggia troppo, e il tecnico lo sostituisce nell'intervallo.

"Lo voglio meno brasiliano e più ordinato tatticamente. Devo renderlo un giocatore completo, perché gli manca ancora qualcosa. È intelligente, capirà quando è il momento di essere più concreto e quando prendersi libertà": parole che sembrano una paternale affettuosa, del tecnico nato a Bellinzona, verso uno dei suoi talenti più floridi. E in effetti questo era il senso delle dichiarazioni del mister, che stima calcisticamente il fantasista ed è fortemente convinto dei mezzi tecnici a sua disposizione. E' stato il diretto interessato, però, a non prenderla bene, anzi.

Sui social ha innescato una mezza (sterile) polemica a distanza con l'allenatore, basata su una frecciatina neanche troppo recondita. Tramite instagram, ha difatti pubblicato un video di una sua giocata estrosa in quel del Bentegodi, commentata con la scritta "Brasiliano con molto orgoglio". Una reazione che, ovviamente, non è piaciuta in quel di Milanello, né al tecnico né ai vertici. E ieri, in giornata di seduta, il ragazzo e l'allenatore ne hanno parlato, faccia a faccia. Un chiarimento doveroso, finito bene, che ha portato anche a evitare che il calciatore venisse multato. Storia a lieto fine, quindi, parrebbe, con Paqueta che avrebbe anche capito di avere sbagliato, con quella velenosa "puntata" social che poteva benissimo evitarsi. Anche perché, ovviamente, il riferimento di Giampaolo al suo "esser troppo brasiliano" era inteso come un invito a maturare calcisticamente, certo non al suo senso di appartenenza. 

Tutto risolto in vista del derby? Almeno così parrebbe. Le sensazioni, però, dal campo, lasciano ancora qualche riflessione da fare. E riguardano appunto la prestazione - al netto del post - offerta nella terza giornata. Il numero 39 rossonero era sì affaticato, dopo la sosta per le Nazionali, ma a prescindere da questo ha giocato in maniera superficiale. Ecco perché è tutt'altro che scontato che possa esserci, almeno dal 1', nella sfida alla capolista di sabato.

In caso di ritorno al 4-3-1-2, ma anche di conferma del 4-3-2-1 visto negli ultimi 180', c'è un Rebic che incalza, pronto a prendersi il posto da titolare al fianco di Suso e Piatek. Per Paqueta, quindi, resterebbe una sola maglia da prendersi: quella di mezzala sinistra, un ruolo che finora però ha visto anche un discreto Calhanoglu, che al momento, anche grazie alla sua duttilità e dedizione alla causa, ha saltato solo 25' dei 270' totali di Serie A. Insomma, Paqueta adesso rischia, e non poco. Calhanoglu e Rebic, per motivi diversi, possono costringerlo a star fuori, costringendo anche i suoi fantallenatori a rivalutare il suo utilizzo.

Ora Lucas deve imporre i suoi mezzi e invertire la tendenza. Anche perché ciò che ha fatto vedere, in questa stagione, è ancora pochino: al momento la sua fantamedia si attesta intorno ad un triste 5.17, sintomo evidente di come sia una possibilità più che concreta, a prescindere dal suo utilizzo dei social, che il suo posto fisso sia a rischio.

https://www.instagram.com/lucaspaqueta

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