In casa Inter l'euforia è alle stelle in vista della finale di Champions League del prossimo 10 giugno, quando ad Istanbul la truppa di Simone Inzaghi affronterà il Manchester City di Guardiola. Ne ha parlato il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti in una intervista a Radio La Red, spiegando: "Devi scommettere sull'approccio e provare a mettere in difficoltà il Manchester City. Hai gli strumenti per impensierire una squadra imbattibile, per me è il City più completo, perché ha alternative in tutte le linee e ha giocatori di alto livello; ovunque in campo può sbilanciarti".

La finale di Champions

"In una finale può succedere di tutto, perché le cose cambiano da un momento all'altro. Se torno con la testa al 2010, in semifinale con il Barcellona era quasi una finale, perché era da vincere. Siamo riusciti a superare un ostacolo che sembrava impossibile; se ti fidi di quello che fai, tutto è possibile. Affrontare una squadra inglese è come qualsiasi altra; la Premier è in un grande momento e sarà una finale importante, contro un grande allenatore.

È stata una settimana tremenda, perché non si parlava d'altro che del derby, c'era in gioco la finale di Champions League. Nelle due partita col Milan abbiamo meritato di vincere. Sono entusiasta di questa finale, è una grande opportunità e possiamo vincere la quarta Champions. Vincerla da allenatore significherebbe realizzare un altro sogno".

Il futuro di Lautaro e il sogno Messi

"Lautaro sorprende in positivo, perché mostra al suo gioco tante alternative; oggi è un attaccante importantissimo, un punto di riferimento, per dedizione e generosità. Non è facile per un attaccante adattarsi al calcio italiano; è un punto di riferimento, non solo dell'Inter, ma dell'Argentina. Non so quanto valga Lautaro, perché il mercato cambia ogni giorno; sicuramente quando hai un grande giocatore, possono venire a cercarlo, ma sono tranquillo".

La cosa più importante è la volontà del giocatore, perché se il giocatore non vuole andarsene, può anche arrivare la migliore offerta, ma cadrebbe nel vuoto. Vedo un Lautaro molto tranquillo e immedesimato nel club; non solo lui, ma anche la sua famiglia. Lautaro è un giocatore che ogni gruppo vorrebbe avere, perché non è un giocatore egoista. Messi? È fuori portata, perché i parametri economici in Italia sono molto diversi e non possiamo permetterci un giocatore come lui".