Massimo Moratti sarà per sempre il presidente. Nel 2010, a Milano così come ovunque si sia festeggiato il Triplete, i cori erano (anche) per chi aveva reso possibile quel sogno, che ancora oggi, 10 anni dopo, emoziona l'ex presidente nel segno del padre. Da Moratti a Moratti l'Inter è sempre stata una questione di famiglia, motivo per cui, ancora oggi, il parere dell'ex n.1 nerazzurro è ancora molto considerato tra i tifosi nerazzurri e non solo. 

Intervenuto a Gr Parlamento, Moratti ha parlato di Inter e mercato, ma anche della possibile ripresa del campionato, il tema più delicato di quest'ultimo periodo. 

LAUTARO - "Dipende dalla sua volontà, leggo che il Barça gli starebbe facendo delle offerte esorbitanti a cui è difficile dire di no".

MESSI - "è il sogno a occhi aperti di tutti. Ancora oggi resta il più forte al mondo ma non si muove da Barcellona. Messi è stato un sogno di mercato mai realizzato non solo da me ma da tutti. Lo scoprii vedendolo giocare al mondiale Under 20 e mi informai su di lui ma non provai a prenderlo perché mi sembrava una vigliaccata nei confronti del Barcellona”.

RIPARTENZA SERIE A: SI O NO? “Dal punto di vista sportivo stiamo creando un mostro con tantissime partite in un mese e mezzo con la probabilità di andare incontro a infortuni, dal punto di vista sanitario non sono un dottore ma mi sembra sbagliato rischiare a portare a tutti i costi a termine la stagione. Io proteggerei di più gli atleti e punterei alla prossima stagione, il virus è ancora qualcosa di molto serio. Si può anche trovare un accordo economico con le tv ma finire il campionato in corso lo trovo inutile e forzante. Io considero il virus ancora serio, dobbiamo fare attenzione”.

UN POSSIBILE RITORNO ALL'INTER - “Mi manca l’adrenalina che nel calcio c’è costantemente. Mi manca moltissimo il dialogo con la gente, che ho ancora adesso ma prima da parte mia c’era un modo di ripagare questo affetto. Cosa che ora non posso fare. Un mio ritorno? Non credo, anche se non è che non ci siano state le occasioni. Ma non mi piacerebbe. La cosa più bella è stata riportare quella coppa (la Champions, ndr) già vinta anche dalla mia famiglia”.

IL LIBRO DI CHIELLINI - "E’ un ragazzo intelligente e un paio di battute sui compagni di squadra non gli sono venute bene. L’odio sportivo per l’Inter? Quello può essere consentito”.