Intervenuto ai microfoni di "Radio Rai", il presidente dell'Aia Marcello Nicchi ha annunciato possibili novità in arrivo per la classe arbitrale italiana: "Stiamo pensando a un reddito di cittadinanza arbitrale. Abbiamo dei professionisti che per arbitrare in A ed in B lasciano il lavoro. Quando finisce l'attività si ritrovano senza nulla, a una età avanzata. Non escludiamo di creare un fondo di solidarietà della durata di uno-due anni, per dare agli arbitri la possibilità in questo lasso di tempo di ricrearsi una vita, un lavoro".

"Arbitri e guardalinee esperti al Var? Ci stiamo ragionando perché non è escluso che domani possa essere creato un gruppo di pochissimi esperti, che abbiano l'attitudine giusta, che possano collaborare per un paio di anni aggiungendosi agli arbitri per fornire un servizio ancor più di qualità. Unica Sala Var a Coverciano? Stiamo lavorando a questo progetto molto importante. Prima di tutto perché si risparmiano risorse, poi perché vogliamo che gli arbitri che vanno a fare il Var si sentano a loro agio. Vogliamo che operatori e arbitri abbiano meno pressioni e possano fare il loro lavoro con tranquillità. E' un progetto importante anche per chi ci fornisce lo strumento tecnologico".