Ieri a Il Club di Sky, Costacurta e Bergomi hanno usato parole molto dure contro Mauro Icardi, da qualche giorno non più capitano dell'Inter. Nel mirino dei due, gli attacchi e le dichiarazioni fatte dal suo agente Wanda Nara alla squadra: "Al Mondiale '82 una persona per una dichiarazione lesiva del gruppo non ha più giocato. Per farvi capire quanto Bearzot, che per me era un secondo papà, mi aveva insegnato sull'importanza del gruppo. Da lì ho capito questa importanza. Dalle scelte fatte, da come crescere, da come entrarci dentro in quel gruppo e farsi voler bene".

Bergomi spiega: "Capitano vuol dire che devi essere un esempio positivo per tutti, che ci devi sempre mettere la faccia. Essere un esempio può essere fatto in mille maniere. Io mi sono sempre considerato un leader in una squadra in cui anche Matthaus, Brehme, Ferri, Zenga erano dei leader e io ero in quel gruppo. Ero silenzioso e attraverso gli esempi provavo a far capire ai giovani o agli stranieri che arrivavano cosa voleva dire il senso di appartenenza".

Icardi può recuperare il rapporto con i compagni, ma attenzione a Wanda Nara: "Penso che quando tu entri in uno spogliatoio e chiedi scusa, io non porto più rancore e vado avanti. L'unica cosa che mi dispiace che ho letto oggi e mi sembra paradossale è che lui si aspetta le scuse dall'Inter. Se così fosse allora vuol dire che non si è capito nulla. Se il mio procuratore avesse detto una cosa del genere lo avrei salutato il giorno dopo, perché poi la faccia ce la devo mettere io in quello spogliatoio".