“Tu ci hai dato Ferrero, tu ce lo togli”: breve e lapidario il messaggio dela tifoseria organizzata della Sampdoria, scandito a gran voce dai supporter blucerchiati nel corso di una contestazione messa in scena sotto l’abitazione di Edoardo Garrone, ex presidente del club.

La contestazione a Garrone

L’iniziativa è stata messa in atto da parte di un centinaio di tifosi, subito dopo l’assemblea pubblica alla Sala Chiamata del Porto. All’ex proprietario, che si è anche speso in occasione della trattativa poi saltata con la cordata Calcioinvest rappresentata da Gianluca Vialli, garantendo da parte della holding di famiglia i 20 milioni necessari per il closing, non viene perdonato il precedente passaggio di mano, che ha dato il club a Ferrero. “Tu ce lo hai dato, tu ce lo togli”, il chiarissimo coro che invita Garrone a intervenire personalmente per riprendere il club blucerchiato.

La replica di Ferrero: "Lasciate in pace Garrone"

L’ambiente è una polveriera, la squadra è all’ultimo posto della classifica, e Massimo Ferrero stesso è intervenuto in tv, alla locale Primocanale: “Lasciate in pace la famiglia Garrone, alla quale va eretto un monumento per quanto fatto in favore della Sampdoria”, dice Er Viperetta . “Edoardo è uomo di spessore: dove sta scritto che, siccome me l’ha ceduta, ora ci si debba comportare così? Per me si tratta di un colossale misunderstanding e non ne parlo. La Samp, oggi, è di proprietà della mia famiglia e io ne sono il presidente. Garrone è il primo tifoso. Io sono stato massacrato dai tifosi a Montecarlo davanti a mio figlio, e quella è stata una caduta di stile: quando ci sono di mezzo i bambini non si dicono e non si fanno certe cose. Se queste persone che contestano hanno qualcosa da dire, si rivolgano a me, non a lui: dirò loro che oggi la priorità assoluta è la ripartenza sportiva della Sampdoria, e la difenderò con tutte le mie forze, come ha ben detto Claudio Ranieri durante la presentazione. Rimangono 93 punti a disposizione nelle prossime 31 gare di campionato, a partire da domenica".