Quel ragazzo che a Bari sembrava potesse rappresentare il futuro della Nazionale Italiana, oggi, probabilmente non c'è più. Andrea Ranocchia riparte da dove, sei mesi fa, aveva scelto di andar via: contro il Chievo, complice la squalifica di Murillo, partirà titolare dal primo minuto, motivo per il quale contro il Celtic l'italiano è partito anche titolare. Questo un estratto della sua intervista al CdS. 

LE MIE CONDIZIONI - "Sto bene, molto bene. Ho iniziato ad allenarmi quasi da due mesi, compreso il lavoro che ho svolto da solo prima del ritiro, e sul campo penso di averlo dimostrato. Ho in mente di dimostrare che sono un grande giocatore".

VIA DALL'INTER? NON CI PENSO... - "Per la prima volta dopo tanto tempo al mercato proprio non penso anche perché non si capisce mai davvero quello che può succedere. Mi alleno da professionista e penso a dare il massimo per l’Inter".

L'ADDIO DI MANCINI - "E’ stata una scelta che ha sorpreso sia me sia i miei compagni, anche perché è accaduto tutto in mezza giornata. Alle 13 il Mancio ci aveva dato appuntamento per l’allenamento del giorno successivo e poi è successo quello che tutti sapete. Non voglio entrare nel merito della decisione perché certe scelte sono di competenza dei dirigenti, non mia. Quando un allenatore va via è una cosa poco positiva per chiunque lavora per il club, dai calciatori ai magazzinieri, ma adesso c’è una nuova avventura da portare avanti nel migliore dei modi per il bene dell’Inter".

CANDREVA - "Ha qualità, personalità e poi… è italiano, una cosa che certo non guasta".