AGGIORNAMENTO ORE 12.18 - Ci sarebbero grosse novità dalla Procura Federale di Roma. Secondo quanto riportato da Sky Sport, le richiesta è di 4 anni di squalifica per Emanuele Calaiò e 2 punti di penalizzazione per Il Parma che comporterebbero il ritorno in serie B: i ducali andrebbero, infatti, dietro al Palermo nella classifica del campionato 2017-2018. In alternativa, la Procura FIGC avrebbe chiesto 6 punti per la stagione in corso con il Parma che resterebbe in Serie A.

Queste le parole dell'attaccante dei ducali: "Ho passato un'estate di inferno. Messaggi innocui, stupidi e scherzosi. Non scritti per alterare il risultato, non c'era un secondo fine. Per due mesi sui giornali come un criminale. Mi sono dovuto giustificare piangendo con i miei figli. Ho 36 anni, sono quasi a fine carriera. Tutti sanno chi sono. Mi sono sempre comportato lealmente e da professionista".

Come scrivevamo ieri, è oggi il giorno decisivo per il futuro in Serie A di Chievo Verona e Parma. Come riporta ANSA, difatti, ha appena "preso il via davanti al Tribunale Federale nazionale della Figc il processo sportivo riguardante i messaggi Whatsapp sospetti inviati dal calciatore del Parma Emanuele Calaiò alcuni giorni prima della partita tra la sua squadra e lo Spezia. Secondo la Procura furono un tentativo di ammorbidire la posizione di alcuni giocatori liguri prima di una partita che era decisiva per la promozione in serie A del Parma. All'udienza oltre all'avvocato difensore del club emiliano, Edoardo Chiacchio, è presente anche lo stesso Calaiò.

L'udienza è pubblica, mentre nel pomeriggio - a porte chiuse - verranno trattati i casi di Chievo e Cesena, accusati di aver creato plusvalenze fittizie con una serie di scambi di giocatori".