E' stato uno dei grandi protagonisti sul palco di Pinzolo: Francesco Totti saluta, probabilmente per l'ultima volta, i suoi tifosi dopo un intenso ritiro, portando quell'allegria e quella gioia che solo un simbolo riesce a regalare. Battute, canti improvvisi ed anche un po' di nostalgia: sono tanti i temi toccati dal capitano giallorosso, che una mezza promessa, come sempre nel suo stile, l'ha anche fatta. 

"Se vinco lo Scudetto smetto. Tutti vorremmo ma è un sogno, una cosa molto difficile perché c'è una squadra più forte".

MESSI E RONALDO - "Sono di un altro pianeta. È vero che giocano nel Barça e nel Real, ma se vengono qui io mi metto in panchina, perché la bellezza va solo guardata. Diciamo la verità, sono di un’altra categoria. Io gioco a pallone e dico così. Mi fa piacere l’affetto e tutto, ma è così. Loro sono il calcio. Sono superiori in base alle statistiche".

SONO NATO A TRIGORIA E MORIRO' A TRIGORIA - "Io non faccio niente, ma faccio un effetto strano. I tifosi mi vogliono bene, questa è la cosa principale, cerco di essere me stesso come sempre. Quando vengono i bambini a Trigoria sono muti, non chiacchierano più, ma sono un essere umano anche io. Una cosa però posso dirla: ho sempre cercato di portare in alto i tifosi della Roma, a volte ci sono riuscito, altre meno, ma ce l'ho messa tutta. Se non mi cacciano resterò come dirigente perché a Trigoria sono nato, cresciuto e lì morirò".