di Giovanni Migliore

 

Al Sant'Elia servirebbe un miracolo per rimanere aggrappati alla Serie A: battere il Palermo e sperare che l'Atalanta non faccia nemmeno un punto in casa contro il Genoa.

 

FORMAZIONI: Festa preferisce il dinamismo di Donsah alla duttilità di Crisetig; questa è l’unica novità non prevista alla vigilia. Cop, Farias e M’poku il tridente offensivo per rimanere aggrappati alla Serie A. Iachini non cambia modulo ma interpreti: bocciature per Rispoli e Lazaar, male nelle ultime uscite, dentro Quaison e Daprelà. In avanti nuova opportunità per Belotti, papabile pilastro del Palermo che verrà, e seconda panchina consecutiva per il neo juventino Dybala. In porta torna Sorrentino. 

 

PRIMO TEMPO: avvio scoppiettante. La prima occasione dopo 4 minuti è per il Cagliari con M’poku il cui tiro suggerito da una sponda all’indietro di Farias mette i brividi a Sorrentino. Al 9’ il Palermo, alla prima opportunità, si porta in vantaggio. Quaison crossa forte in mezzo, Rossettini – alla centesima in Serie A – rinvia banalmente di tacco sul mancino di Vazquez che raccoglie e spedisce con una disarmante semplicità sotto l’incrocio dei pali. Nona rete stagionale per l’italo-argentino, secondo miglior marcatore del Palermo. Il Cagliari non ha la forza di reagire e rischia il tracollo al quarto d’ora quando Belotti liberato al tiro da un assist al bacio di Vazquez spreca una ghiotta occasione, esaltando i riflessi di Brkic. Nell’azione seguente Avelar sciupa una clamorosa occasione davanti a Sorrentino dopo un’invenzione di M’poku. Il Cagliari prende in mano le operazioni e prova più volte a scardinare la retroguardia rosanero; prima Ekdal calcia fortissimo ma Sorrentino non si fa sorprendere, poi Farias a porta sguarnita cincischia e consente al capitano rosanero di tornare tra i pali e coprire con il corpo lo specchio della porta. 

 

SECONDO TEMPO: Festa capisce che deve osare se vuole recuperare, per cui lascia negli spogliatoi Donsah dando una chance all’ex - mai rimpianto - Joao Pedro. Ci prova ancora Ekdal, ma stavolta il tiro a giro non è preciso per una questione di centimetri. Il Cagliari ci prova in tutti i modi la mira è imprecisa e non è un caso se il miglior realizzatore dei sardi sia Farias con appena 6 gol. Festa, ascoltando le sorprendenti notizie provenienti da Bergamo, mette dentro anche Sau. I sardi attaccano a testa bassa, ma rischiano di capitolare in contropiede; ma devono ringraziare la mira appannata di Quaison e la sfiga che perseguita Belotti. 

 

Il miracolo però non è arrivato. Il Cagliari non riesce a rimontare il gol iniziale di Vazquez e nonostante la sconfitta dell'Atalanta retrocede matematicamente in Serie B dopo 11 anni. Con questa vittoria i rosanero raggiungono il Milan al decimo posto in classifica e possono ancora sperare nell'ottavo posto.

 

CAGLIARI – PALERMO 0-1 (0-1)

MARCATORI: 9’ Vazquez, 

CAGLIARI (4-3-3): Brkic; Balzano (84’ Longo), Diakitè, Rossettini, Avelar; Dessena, Donsah (46’ Joao Pedro), Ekdal; M’poku (63’ Sau), Farias, Cop. All.: Festa

PALERMO (4-3-2-1): Sorrentino; Vitiello, Gonzalez, Andelkovic, Daprelà; Chochev, Rigoni (67’ Della Rocca), Jajalo (88’ Maresca) ; Vazquez, Quaison (92’ Bentivegna); Belotti. All.: Iachini