Due punti di riferimento nel ruolo: Pulgar, intervistato dalla Gazzetta della Sport, trova in Vidal e Busquets le sue ispirazioni. “Vidal è cileno come me e incarna perfettamente i valori del nostro popolo", spiega il centrocampista viola. "È un guerriero, un combattente. È un grande calciatore ed è un vincente. Busquets è un calciatore unico ed è anche un po’ sottovalutato. Lui fa un lavoro incredibile, spezza il gioco avversario ed è fantastico nel far ripartire l’azione. È uno degli ingranaggi fondamentali del Barcellona”.

Sul suo percorso alla Fiorentina: “Per diventare un leader ci vuole tempo. È necessario un periodo di ambientamento. Quando sono arrivato a Bologna non sono stato subito protagonista. Anche lì ho avuto bisogno di un periodo di inserimento. A Firenze è stata creata una squadra nuova, molto giovane. Ma presto vedrete il vero Pulgar anche in maglia viola".

Tra i passaggi più interessanti dell’intervista anche il racconto del rapporto con Mihajlovic al Bologna: “Sinisa è un grande allenatore. Quando è arrivato a Bologna ha sistemato tutto. È stato prezioso per noi giocatori e per il Bologna in generale. Prima di lui venivamo da un brutto momento, nessuno riusciva a trovare il bandolo della matassa. Con Sinisa e il suo staff abbiamo fatto subito risultati. In allenamento è sempre competitivo, riesce a far rendere tutti al 110 per cento. Mihajlovic è un guerriero e così si è dimostrato anche fuori dal campo sconfiggendo quella brutta malattia. Ero sicuro che avrebbe vinto anche questa battaglia. Ha un coraggio e una grinta fuori dal comune”.

"Castrovilli unico, Ribery si mette in gioco"

Su Castrovilli e Ribery: “Castrovilli è un giocatore unico. Ha visione di gioco, forza fisica, capacità d’inserimento, eleganza nella corsa e nel tocco. È un piacere giocare al suo fianco e ha ancora margini di miglioramento. Da Franck ho imparato che bisogna avere sempre fame e voglia di migliorarsi. Lui ha fatto capire a tutti che per diventare un fenomeno è necessario mettersi sempre in gioco curando ogni dettaglio e ponendosi sempre nuovi obiettivi"

Futuro compagno di reparto Amrabat: "È un calciatore moderno, molto tecnico. Anche lui sa abbinare quantità e qualità. Di sicuro ci sarà molto utile".

La sua storia sui calci piazzati: “Sinisa quando è arrivato al Bologna ha chiesto a noi giocatori: “Chi tira i calci piazzati?”. Alzammo la mano in due o tre. Il mister un po’ arrabbiato ci disse: “Quando segnerete mai se non vi allenate?”. Da quel momento abbiamo lavorato sui calci piazzati venti-trenta minuti al giorno. Sinisa mi ha dato molti consigli su dove cercare il punto giusto per colpire la palla e fare gol. Come posizionarmi con il corpo. Mihajlovic è un maestro sui calci piazzati".

"Commisso come un padre"

Nel corso dell’intervista Pulgar parla anche di Commisso: "È un grande. Ha un attaccamento unico alla squadra e per noi è come un padre. Ha un grande cuore. Lo ha dimostrato ancora una volta con la campagna “Forza e Cuore” che ha voluto per poter aiutare chi combattere in prima fila".

Su Iachini: “Il mister è un guerriero, un combattente. Vuole che lavoriamo sempre al massimo e che non molliamo fino all’ultimo secondo. Pure in allenamento. Quanto manca alla Fiorentina per essere una squadra da Europa? Non tantissimo. La proprietà è molto ambiziosa e vuole il meglio per la Fiorentina e per Firenze. La squadra è già forte. È molto giovane e può solo crescere. Anche il mercato di gennaio è stato molto importante. Con qualche piccolo innesto possiamo toglierci grandi soddisfazioni”.