E' stata una prima stagione così così per Ricardo Rodriguez. All'esordio in Italia, il terzino svizzero al Milan è stato provato in diversi ruolo (centrale di difesa sinistro a tre, esterno del centrocampo a 5, terzino mancino a 4) prima di trovare la sua naturale collocazione. Anche per via di qualche disattenzione difensiva di troppo, però, il suo rendimento fantacalcistico è stato poco esaltante: 5.66 di fantamedia, per un fluidificante naturalmente vocato ad offendere, è oggettivamente un valore non alto. A pesare, soprattutto, è lo 0 che ancora oggi campeggia nella casella degli assist

Un rigore trasformato e un altro fallito completano lo score di Rodriguez, che però contro il Napoli ha fornito una buona prova, pur schierato dinanzi a Callejon. Il suo agente a milannews analizza così la prova del suo assistito: “Chi conosce il Napoli sa che Callejon è una pedina importante su quella fascia, posso dire che Rodriguez lo ha neutralizzato. Sono queste le sue qualità, il saper gestire con tranquillità in difesa le impostazioni di gioco. Si dice che Rodriguez dà sempre la palla all’indietro, ma va capito bene il sistema di gioco della squadra, quando è importante avere oggi un terzino sinistro che sappia gestire i palloni nella fase di pressione della formazione avversaria. Questa è una qualità di Ricardo che Gattuso ha riconosciuto”.

Poi un'analisi che può rendere l'idea in merito al suo scarso contributo in zona gol: “Nella difesa a quattro col Wolfsburg fece in una stagione 12 gol e molti assist. Bisogna capire che il sistema d’impostazione della squadra è diverso. Il Milan vive molto dei suoi laterali, Gattuso vuole una difesa compatta, non subisce mai contropiedi. Per Gattuso la prima cosa che deve fare il terzino sinistro del Milan è difendere. Poi quando va in sovrapposizione prova a creare pericolosità, ma il primo obiettivo è difendere e stare basso”.