La dura vita del bomber di scorta. Khouma Babacar probabilmente avrà sperato fino all’ultimo che il suo compagno Nikola Kalinic accettasse la mega-offerta arrivata dalla Cina; una cessione, quella dell’attaccante croato, che gli avrebbe spalancato le porte della formazione titolare. A meno che la Fiorentina, una volta ceduto il suo centravanti, non avesse deciso di tornare sul mercato: sì, perché Babacar al momento è una riserva, forse di lusso, ma pur sempre un bomber di scorta.

Le statistiche parlano chiaro, quest’anno l’attaccante senegalese è partito titolare 8 volte in campionato. In tre occasioni ha sfruttato le assenze di Kalinic per squalifica o per infortunio, in un match è stato rilevato dal croato mentre in quattro partite Sousa ha deciso di schierare insieme i suoi due centravanti, dall’inizio o a partita in corso. Nelle gare in cui ha giocato dal 1’, Babacar ha messo a segno 4 gol, mentre da subentrante ha siglato soltanto una rete: segno che quando sente fiducia il senegalese può essere efficace. Ma quale futuro si prospetta per il centravanti?

Lui non nasconde il fatto che vorrebbe giocare di più, ma è convinto del progetto della Fiorentina: “Non è facile non giocare, ma se la squadra vince siamo tutti contenti. Ho tanta voglia di stare in questa Fiorentina dei giovani” ha dichiarato ai giornalisti presenti presso il Fiorentina Store di Piazza Duomo.

La palla passa adesso alla società. Perché se i viola credono davvero in Babacar, forse è giunto il momento di puntare sul serio sul giocatore, lasciando partire Kalinic e affiancando al senegalese un giocatore esperto, che possa coprirgli le spalle. Se invece la Fiorentina dovesse puntare ancora su Kalinic o volesse un giocatore già pronto, allora farebbe meglio a lasciar andare Babacar, per fare in modo che il centravanti possa trovare la sua autentica dimensione.