Il destino è beffardo e con Sinisa Mihajlovic sembra essersi particolarmente accanito. A soli 53 anni la partita più importante Sinisa l'ha persa. Ma non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta, anche se sembrerà una frase banale. Ricordarlo e continuare a farlo, ripercorrendo la sua carriera e le migliori gesta in campo e fuori, è forse il miglior modo per tenere viva la sua memoria. Una carriera costellata di successi la sua, con un marchio di fabbrica indelebile nella mente degli appassionati: i calci di punizione. Capace di calciare con una forza ed una precisione impressionante, i suoi mancini hanno spesso superato i 170 km/h. Una cosa raramente vista nel gioco del calcio che gli vale il titolo di miglior realizzatore da calcio piazzato. Chi detiene il record di punizioni in Serie A? La risposta è semplice e di facile intuizione. Proprio Sinisa Mihajlovic.

Mihajlovic e le punizioni: nessuno come lui 

Come ha fatto a scalare questa speciale classifica? In una passata intervista a La Gazzetta dello Sport, Sinisa provò a spiegare il suo segreto.

"Se avessi i segreti li direi, ma è vero che potrei scrivere un libro sulle punizioni [...] Nella punizione ho sempre guardato il portiere fino all’ultimo: quindi se lui faceva un passo per voler fare il furbo e andare sopra la barriera, io davanti a quello spostamento acceleravo e gli mettevo la palla sul suo palo. Se invece lui stava fermo, io nell’ultimo mio passo rallentavo e la mettevo sopra la barriera. Saperle calciare è un dono, poi però si può insegnare e dire dove devi mirare [..] Per quanto mi riguarda, non c’è mai stata una punizione in cui non ero convinto di fare gol. Fino a due anni fa le calciavo, ed ero meglio di molti calciatori. Certe volte i telecronisti dicono: ‘Ha tirato senza convinzione’. Quella è basilare. Nel calcio, e nella vita, è fondamentale la testa".

Già da bambino, leggenda narra che col suo sinistro le saracinesche di Borovo si piegavano senza particolari difficoltà. Vere e proprie bombe che l'hanno lanciato nell'Olimpo del calcio. Proprio per questo la sua scomparsa prematura lascia tutti senza parole: le avversità, Sinisa, le prendeva a pallonate senza pensarci due volte. Il fato, però, stavolta ha fatto un brutto scherzo. Solamente pochi giorni fa, il 13 dicembre ricorreva il ventiquattresimo anniversario della sua tripletta su calcio di punizione. All'Olimpico di Roma, un giovane Mihajlovic mise a segno tre calci di punizione diretti contro la Sampdoria.