Vigilia di campionato per il Napoli capolista, gli azzurri domani pomeriggio ospiteranno il Torino a partire dalle 18 nell'8ª giornata della Serie A 2021/22, ovviamente è il Diego Armando Maradona il teatro di gioco. Si è conclusa da pochi istanti la conferenza della vigilia del coach partenopeo, di seguito i passaggi più interessanti.

Spalletti sulle condizioni di Demme, Mertens e Lobotka

"Sono partite che possono crearci delle difficoltà, ma abbiamo la rosa per andare incontro ad un periodo difficile, ma ho recuperato anche elementi come Demme, Mertens, Lobotka, elementi per noi fondamentali".

Spalletti sul percorso di recupero di Mertens

"Procede molto bene, si è messo definitivamente alle spalle questo periodo e si sente realmente di far parte dei 16 titolari che ci sono per partita, noi continuiamo a parlare di 11 titolari, ma dobbiamo uniformarci. Con i 5 cambi i titolari non sono più 11, ma sono solo nelle menti di chi vuole cercare il dubbio dei calciatori. Ci sono i titolari dei 60 minuti ed i titolari dei 35', loro possono risolverla in qualsiasi momento e quindi hanno la stessa importanza di chi ha la maglia all'inizio".

Spalletti sulle difficoltà nell'affrontare il Torino

"Il Torino ha una storia di squadra che lotta, tosta, ogni volta ho sempre avuto difficoltà, ti dà battaglia, ora con Juric ancora di più perché è uno che sa fare il suo lavoro, ha il suo credo, prende calciatori con quella caratteristica che vuole, nell'analisi di questa gara non troverei giustificazioni al fatto che abbiamo lottato meno di loro per la nostra classifica, il nostro pubblico, l'amore che ci circonda, questo mi dispiacerebbe".

Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del match fra il suo Napoli e il Torino (Getty Images)
Luciano Spalletti in conferenza stampa alla vigilia del match fra il suo Napoli e il Torino (Getty Images)

Spalletti sulla possibilità di fare la storia a Napoli

"Si potrà dire alla fine, vedremo cosa affronteremo, si parla spesso di gennaio e della Coppa d'Africa, future problematiche, momenti reali che dovremo affrontare e che ci capiteranno. Di strada ce n'è molta da fare. Anche uno dei più grandi dirigenti che abbiamo in Italia, Marotta, ha detto che ci sono squadre di una tradizione ed una mentalità vincente che lo preoccupano di più per la sua squadra rispetto al Napoli. L'avevo già detto altre volte, ci saranno difficoltà reali, è un po' presto per scomodare personaggi che sono passati di qui ed hanno lasciato un segno indelebile per fare paragoni con noi fino a questo momento. Noi dobbiamo continuare così, mettendo tutte le qualità che ci vogliono e quella disponibilità ed ambizione della nostra città".

Spalletti sul dualismo Meret-Ospina

"Sembra che Meret giochi solo perché l'altro è in ritardo, non perché è del livello di quell'altro. Il discorso è diverso, avrà più spazio perché se lo merita, non perché c'è un problema. Un problema non c'è. L'altra volta c'era bisogno, è sceso ed è andato in campo, pur non sapendo bene dov'era tra fuso e viaggi, ora perché tutto questo problema? Sono tormentoni per voi, per me sono evoluzioni, possono avvicendarsi, valutazioni in base a ciò che accade in campo. Sono ruoli doppi che danno dei vantaggi, un grande vantaggio, magari ci fosse in tutta la squadra come ce l'abbiamo lì o in attacco tra Osimhen, Mertens, Petagna, Insigne, Lozano, Politano, Ounas".

Spalletti sul problema nazionali

"Le istituzioni nazionali devono riflettere, anche per dare un segnale di uniformità tra le federazioni ed ora mi sembra un po' troppo anche guardandolo in maniera neutrale. Ritrovare i nazionali 10 ore prima delle gare deve far riflettere, ci deve essere un passo indietro, è troppo il carico che ci danno per fare al meglio i campionati".