La ripartenza da Firenze e il sogno dell'Europeo con l'Italia: della nuova tappa della sua carriera, dei compagni, del progetto viola e della fiducia di Mancini ha parlato alla Gazzetta dello Sport Jack Bonaventura, che sta già guardando avanti dopo l'addio al Milan dopo sette stagioni.

Bonaventura, perché la Fiorentina

"Alla fine della stagione ho avuto diverse offerte, ma mi sono preso un po’ di tempo visto che ero in Nazionale. Durante il ritiro mi ha chiamato la Fiorentina e ho dato subito l’ok. Penso che sia un club che ha ottime prospettive. La squadra, guidata da un allenatore molto esperto, potrà crescere negli anni grazie a un mix di calciatori esperti e giovani. Mi fa piacere vedere il presidente Commisso che segue la squadra con grande passione e partecipazione. Avere il presidente così vicino è un grande stimolo per fare bene".

Ribery e Ibrahimovic, classe intramontabile

"Ribery non è una sorpresa. È uno che fa la differenza, è nato per giocare a calcio. In passato lo avevo incontrato qualche volta, ma non lo conoscevo. Ora che siamo compagni ho notato con piacere che è disponibile ad aiutare i compagni ed è anche simpatico. La qualità che accomuna Ibrahimovic e Ribery è il grande impegno e la concentrazione che mettono in ogni allenamento. Non so se una squadra con loro due vincerebbe di sicuro lo scudetto, ma sono certo che qualunque tecnico la vorrebbe allenare. Sono due calciatori che hanno fatto capire a tanta gente che anche dopo i 35 anni se hai classe e qualità puoi fare ancora la differenza".

Su Cutrone e l'attacco viola

"Abbiamo le carte in regola per provare a fare una grande stagione. Tutti dobbiamo scendere in campo con l’ambizione di puntare a giocare in Europa il prima possibile. Ritrovare Cutrone? La Fiorentina ha puntato su attaccanti giovani e di talento che tutti si augurano facciano un grande campionato. Speriamo che Cutrone segni tanto, come Vlahovic e Kouame".

Le ambizioni tra Fiorentina e Nazionale

"Mi auguro di farne uno importante che ci permetta di approdare in Europa quanto prima. Abbiamo le potenzialità per riuscirci, cosa che farebbe piacere ai tifosi che speriamo di riavere presto allo stadio. A livello personale sono felice di essere tornato in azzurro. Sento di avere la fiducia del c.t. e penso di avere la maturità per essere un giocatore importante anche in Nazionale. Quello che mi colpisce di Mancini è la grande fiducia che ha nei calciatori e di aver riportato la qualità al centro del gioco". 

Bonaventura su Callejon e Castrovilli

"Callejon? Con lui la Fiorentina ha acquistato un calciatore pronto, che può avere un rendimento importante perché ha esperienza e qualità. Il numero 10 della Fiorentina è stato indossato da grandi giocatori, quindi Castrovilli ha una grande responsabilità, ma al tempo stesso anche le qualità per poter fare la differenza"

Jack Bonaventura (Getty Images)
Jack Bonaventura (Getty Images)