Dovevamo aspettarcelo, ed in qualche modo ve l'avevamo anche anticipato, a margine degli ultimi acquisti di grido - Cuadrado ed Hernanes - della Juventus, in questa sessione di mercato. Allegri, adesso, ha a disposizione un pacchetto avanzato di tutto rispetto, ma che soprattutto, rispetto a prima, gli consente una varietà di moduli assolutamente inaspettata, sino a qualche tempo fa.
L'ex Chelsea, nello spezzone di gara concèssogli, contro il Chievo, ha semplicemente cambiato la partita. E ieri, dal 1', contro il City, ha dimostrato di saper interpretare il ruolo di esterno alto in maniera significativa, a questi livelli: ecco perché, nelle idee di Allegri, dopo la "prima" in grande stile dell'Etihad Stadium, al 4-3-1-2 ed al 3-5-2, adesso si va a sommare anche il 4-3-3.
Il modulo, evidentemente, esalta le caratteristiche di Mario Mandzukic, evidentemente più in difficoltà se schierato da prima punta, con al fianco un solo attaccante in linea (spesso Dybala). Da riferimento centrale il croato può godere non solo delle imbeccate della seconda punta - ieri Morata - ma soprattutto dei lanci delle mezzali e dei traversoni di Cuadrado, sempre abile nel mettere al centro. Il 4-3-3, inoltre, consente all'ex Atletico di fare quell'imprescindibile lavoro, spalle alla porta, che apre gli spazi agli inserimenti dei compagni e spalanca le difese. Morata, in tal senso, da duttile e moderna punta qual è, è riuscito perfettamente a interpretare il ruolo di esterno sinistro, con ampia libertà di accentrarsi e fungere da vera e propria seconda punta. E allora, adesso, in caso di conferma del modulo, chi rischia di farne le spese?
Posto che a centrocampo le soluzioni e le gerarchie andranno a definirsi solo al momento del rientro di Marchisio e Khedira (quando poi, probabilmente, si passerà stabilmente alla linea a tre Pogba-Marchisio-Hernanes), chi rischia di più, in caso di 4-3-3, è Dybala. Paradossalmente, oggi, (capo)cannoniere - peraltro unico - della squadra con 2 gol in campionato, che peraltro potrebbe anche ricoprire il ruolo di esterno mancino, seppur con caratteristiche completamente diverse da quelle di Morata. Dybala, difatti, è un mancino praticamente puro che preferisce partire dalla destra per scatenare il tiro (o il cross) a giro. A sinistra, non a caso, è appunto Morata - un destro, ma abile anche con l'altro piede - a giocare preferibilmente, potendo così a sua volta tagliare in diagonale verso il centro dell'area e concludere a giro. Più difficile, invece, che da quella parte giochi Cuadrado: il colombiano preferisce l'assistenza al cross, per cui poter calciare col piede preferito, a uscire, resta la priorità sua e di mister Allegri. E allora?
Come sempre saranno le circostanze (torneo, avversario, condizioni dei singoli) a determinare delle gerarchie più nette. Oltre che il modulo, ovviamente, considerato che, in caso di 4-3-1-2 o di 3-5-2 salirebbero le chances di Dybala e scenderebbero, di rimando, quelle di uno tra Morata e Mandzukic. Che, invece, coesistono bene nel 4-3-3, detronizzando l'argentino da quel ruolo di seconda punta che gli calza a pennello. Staremo a vedere, quindi, già a partire dal match di Genova, nel quale non è da escludere addirittura il ritorno al 3-5-2.
