Al termine dell'allenamento mattutino nel ritiro in Val di Pejo, l'attaccante del Cagliari Leonardo Pavoletti ha parlato in conferenza stampa: "Io rimarrò sicuramente a Cagliari: non ho mai avuto intenzione di andare via, stiamo lavorando per migliorarci, noi e la società. L'anno dopo è sempre difficile, ma ora sono alla soglia dei 31 anni e ho una certa esperienza. Ma son convinto che ci miglioreremo, con gioco spumeggiante e per me sarà ancora più facile".


"Abbiamo perso Barella, ma quando un compagno va in una grande squadra è un motivo d'orgoglio, perché vuol dire che abbiamo fatto bene il nostro lavoro per aiutarlo".

"Arrivati a quest'età è normale provare a stimolare i giovani, il mio carattere è sempre stato questo ma è sempre stato importante focalizzare l'attenzione sul sollevare l'asticella. A me è sempre piaciuto soprattutto essere leader in campo".

"Cigarini e Joao Pedro? Due pezzi importanti della squadra, sia a livello umano che sul campo. Joao è giovane e talentuoso, chissà dove può arrivare, ma per ora ce lo teniamo stretto".

"Europeo? L'obiettivo è quello, farebbe piacere anche perché sono nel momento decisivo della carriera. Dovrò essere bravo a sfruttare quest'anno, ma contano soltanto i gol: per un attaccante il 90 per cento sono i gol, perché è quello che risulta agli occhi di tutti".

"Icardi e Higuain? Da fuori fa effetto vedere questa situazione, ma il calcio è fatto di scelte. Forse pagano per scelte sbagliate, dovute a un campionato che è girato in modo diverso rispetto a quanto atteso".

"Centravanti della Nazionale? Belotti, a me è sempre piaciuto. Per caratteristiche mi ci rivedo tanto".