Giornata nera in Serie B, fatta di ore difficili, illusioni e speranze alla fine crollate per Bari e Cesena, già escluse giorni fa dalla Covisoc dal prossimo campionato assieme all'Avellino: i due club, che avevano tempo fino alle 18 per fare ricorso, a meno di clamorosi e a questo punto quasi impossibili colpi di scena, dicono addio alla cadetteria, per vivere le delicate fasi del fallimento.

Sarà la ripartenza dalla Serie D lo scenario più credibile per i Galletti: esito ancora più crudele per i tifosi, perché la giornata di ieri sembrava aver portato alla fumata bianca per il passaggio del club alla coppia rappresentata dall’ing. Ferdinando Napoli e da Andrea Radrizzani, patron del Leeds, disposti a versare la ricapitalizzazione di 3 milioni di euro, ma non c’erano i tempi tecnici per avere un quadro chiaro della situazione debitoria lasciata dal presidente dimissionario Cosmo Giancaspro: ora libri del club in tribunale, ci sarà poi da capire se gli imprenditori interessati confermeranno l’impegno anche con la squadra in Serie D. "Questo è un brutto giorno non solo per il calcio barese, ma per tutta la città”, ha commentato il sindaco di Bari De Caro. “È il giorno di una sconfitta, che brucia mille volte di più di tutte le sconfitte sul campo. Ci abbiamo provato tutti a fare tutto quello che era possibile. Ho provato anche io, forse andando oltre le competenze di un sindaco. L’ho fatto da responsabile di una grande comunità, l’ho fatto da cittadino e anche da tifoso. Ora però non bisogna mollare. Dobbiamo continuare con tutte le nostre forze a lavorare perché a Bari il calcio non finisca in questo pomeriggio di luglio. Non lo merita la città, non lo meritano i suoi tifosi". Surreale, se si pensa che solo poche settimane fa il Bari era impegnato nei playoff per salire in Serie A.

Momenti drammatici anche a Cesena: i romagnoli salutano ufficialmente il calcio professionistico dopo che anche l'ultimo disperato tentativo di salvataggio, per reperire 6 milioni di euro a fronte di una situazione debitoria ancora più pesante è andato a vuoto: in questo caso è addirittura già fissata per il 9 agosto l’udienza per il fallimento.