L'addio a fine stagione di Luciano Spalletti alla Roma - soprattutto dopo il pari contro l'Atalanta e il distacco aumentato fino a otto punti dalla capolista Juventus - è sempre più una certezza. "Di sicuro non trovo il mio contratto nell'uovo di Pasqua - ha dichiarato ieri nel post gara - Se ne possono aprire quante ne volete, ma nessuno conterrà un contratto".
Il tecnico va sostenendo da mesi che in caso di mancata vittoria di un trofeo, andrà via dalla Capitale. A nulla è servito l'incontro col Presidente Pallotta poco tempo fa, a far cambiare idea al tecnico di Certaldo. E con l'arrivo dell'ex diesse del Siviglia Monchi, non è una novità che la dirigenza stia vagliando nuovi nomi per guidare la Roma nelle prossime stagioni.
Nella ridda di allenatori papabili, è venuto fuori anche quello del mister dell'Atalanta, che a precisa domanda rivolta ieri in sala stampa, ha risposto in maniera molto netta al prospettarsi di questa ipotesi:
"Sono lusingato dall'interesse della Roma - ha detto il tecnico dell'Atalanta - è una grande squadra, ma non voglio si ripeta la stessa situazione con l'Inter. Io non voglio essere la seconda, terza o quarta scelta di nessuno, nel caso in cui ci siano più nomi in ballo"