Un quadro incoraggiante sul fronte dell’emergenza Coronavirus arriva dalla Cina, il primo Paese in cui il virus è esploso, e dove secondo Roberto Donadoni tecnico dello Shenzhen FC, il peggio sembra davvero passato. "La situazione è tornata alla normalità”, spiega l’ex ct azzurro al Corriere della Sera. “Le strade sono vive, popolate di gente. Portano la mascherina, ma fa parte della loro cultura, la usavano anche prima che scoppiasse questa epidemia. Basta che uno abbia un po’ di raffreddore e la mette. Diciamo che, se prima la indossavano in tanti, ora ce l’hanno proprio tutti".

Cina, il campionato dovrebbe riprendere ad aprile

Donadoni racconta la ripresa della Cina, e del calcio cinese, dopo il grande colpo subito: ”I controlli all'aeroporto sono accurati per chiunque. Dovrebbe riprendere ad aprile. Noi ora dovremo stare fermi altri 14 giorni, bloccati nelle nostre camere d’albergo, e non sarà facile soprattutto per i nostri giovani giocatori. Ma loro sono già contenti di essersi riavvicinati a casa, erano fuori da gennaio ed avevano un po’ di ansia".