Walter Sabatini a 360 gradi. Il ds della Salernitana, ai microfoni di "OttoChannel", è tornato a parlare del possibile traguardo salvezza per i granata, soffermandosi molto sui giocatori presenti in rosa. Ecco le sue parole.

Su Colantuono

"Non bisogna essere ingenerosi verso Colantuono, lui è sicuramente grintoso e non è vero che è mancato lo spirito alla squadra. C’è stata grande attenzione nelle ultime due partite, la Salernitana è stata attendibile come squadra. Ci sono situazioni in cui si vede che c’è fiducia, stima reciproca, voglia di lottare. Prendiamo come esempio il gol del pareggio col Genoa: l’azione di Simone Verdi che ha uno spunto travolgente, Djuric si è fidato di un cross che non era scontato ed è andato su quel pallone. Allo stesso modo poi Bonazzoli ha creduto nella sponda di Djuric e si è lanciato in anticipo sull’avversario. Queste cose si costruiscono in estate quando giochi contro i boscaioli nel ritiro. E invece noi dobbiamo farlo in gare ufficiali dove i punti pesano il doppio. Per questo Colantuono ha tutta la mia stima e il mio rispetto e noi dobbiamo essere grati per il lavoro fatto e per il suo contributo”.

Su Nicola

"Davide Nicola è un tecnico che sa allenare, ha un background di partite conquistate con la grinta e con il gioco. E sono allo stesso modo certo che l’allenatore che abbiamo scelto saprà rispecchiare i valori che stiamo vedendo in campo e che cerchiamo dai giocatori. Noi siamo obbligati a vivere momenti cruciali fino alla fine del torneo visto il nostro posizionamento in classifica, e anche il calciomercato ci ha spinto ad avere un atteggiamento famelico andando su trenta calciatori per prenderne dieci. Nicola porta con sé il suo staff che è operativo e vive di osmosi con il tecnico. C’è un linguaggio comune, un’adesione comune al progetto e credo che la squadra se ne accorga immediatamente. Il contratto di lungo periodo con me non esiste e nemmeno io lo voglio per me in quanto non voglio vincolare e mettere in difficoltà la società per cui collaboro. Nicola ha accettato un contratto fino a giugno con premi di rendimento per lui e per il suo staff. E con la promessa di voler andare avanti insieme al verificarsi di determinate condizioni. Iervolino non si vuole fermare dopo questi sei mesi e tutto fa pensare che si possa andare avanti con Nicola anche dopo. Non ci sono vincoli contrattuali, ma c’è un’intesa tra gentiluomini, tra uomini di sport, e anche in questo caso Nicola ha dimostrato la sua forza e la sua maturità”.

Sulla salvezza

"Non faccio tabelle salvezza, non mi piacciono. La gara con il Milan va giocata, non la considero una partita proibitiva, e quindi è inutile andare a vedere dove possiamo fare punti. Poi ci sarà quella con il Bologna ed anche in quel caso penso che saremo all’altezza della situazione. Le gare con Udinese e Venezia dovranno essere recuperate prima possibile per la regolarità dei campionati. Metterle in fondo sarebbe un errore strategico. Sicuramente ci faremo trovare pronti e dico che la Salernitana deve fare la corsa su se stessa, inutile pensare agli inciampi delle altre”.

Sulla rosa della Salernitana

"Mousset ha qualità incredibili, come rapidità e movimenti; è un ragazzo educato, propenso al sacrificio e ci aspettiamo da lui grandi prestazioni. Ero preoccupato per Fazio, Perotti e Radovanovic che erano reduci da lunghi periodi di inattività: miracolosamente sono andati in campo e hanno fatto bene. Merito anche di Colantuono che – specie per Perotti – li ha subito impiegati. Anche Fazio ha commesso errori non da Fazio, ma poi si è visto che è andato in crescendo. Radovanovic ha giocato bene i suoi 60 minuti a Genova. Per i brasiliani ci sono motivi di ottimismo, solitamente i calciatori provenienti dal Brasile non si prendono a gennaio ma io avevo bisogno di talento, freschezza e gioventù. Anche Mikael ha un tiro fulmineo, per il suo sinistro mi ricorda Alvaro Recoba: appena ricomincerà ad entrare in condizione dimostrerà che vede molto bene la porta. Ederson e Bohinen faranno parlare delle loro qualità".

Su Verdi

"I nostri giocatori di qualità verranno fuori, si vede che Simone Verdi ha subito messo in campo grande qualità suffragata da una buona condizione. Quando ho avuto il primo contatto ho messo subito in chiaro le cose e gli ho chiesto di non rinunciare mai alle sue qualità, come un patto di sangue. E questo l’ho posto come condizione prima di ingaggiarlo perché se continua a fare il talento inespresso finirà qui la sua carriera, per lui è un capolinea tecnico e quindi ce lo stiamo godendo. Sono orgoglioso di Simone Verdi e mi aspetto anche dagli altri la stessa apertura e disponibilità. Non ci sono brutti anatroccoli, vanno fatti gli elogi anche a chi c’era già prima che si sta mettendo a disposizione”.

Su Ribery

"Si trova meglio oggi, anche per lui non avere l’obbligo di essere sempre a disposizione è un sollievo. E’ una bellissima sorpresa, lui è un campione vero in ogni allenamento lo dimostra, si comporta come tale”.

Sabatini (Getty)
Sabatini (Getty)