Alla fine ha deciso di non correre, insieme a Sibilia, Gravina e Tommasi, per la Presidenza della FIGC. E, dice, ha ritirato la sua candidatura per la Lazio. Ma Claudio Lotito sostiene di avere comunque avuto i numeri dalla sua. Ecco le sue dichiarazioni, anche in ambio calciomercato, al CorSport.

NIENTE FIGC - “Le firme le avevo, altro che sconfitta. Ho vinto e ora tutti sanno quanto ‘peso’. Borsa e club erano a rischio, così alla fine ho preferito di no. E poi io non ero candidato. Una sconfitta? Al contrario! Io registro una vittoria. Adesso è chiaro a tutti il peso di questo forte gruppo di società di altissimo livello, anzi, di amici, sia in A che in B, che uniti potranno farsi valere anche di più. In un certo senso questa conta è stata utile, per capire meglio tante cose... e tra queste i veri equilibri del calcio. Io le firme le ho tutte qui, e avrei potuto procedere, con 12 voti diretti e personali della B. Ho passato questa mattina a chiamare i presidenti che mi avevano testimoniato in modo concreto la loro fiducia. La verità è che le riflessioni finali, fatte con i miei collaboratori, hanno tenuto conto del rischio a cui avrei sottoposto il titolo Lazio, che vanta in Borsa una performance di primissimo livello, oltre a quelli sul piano sportivo".

MILINKOVIC A PESO D'ORO - "Non mi interessa. Non è sul mercato! Lui mi assomiglia, ha lo stesso carattere: spirito di sacrificio e determinazione. E ha coraggio: quando suo padre lo ha “convinto” ad andare a Firenze per parlare con la Fiorentina, lui, che aveva già l’accordo con noi, è arrivato lì e ha spiegato: “Voglio solo la Lazio!”. Questo dice tutto, per me".