Isak Hien, da agosto nuovo calciatore del Verona, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a HV Channel Radio del suo arrivo in Italia e non solo.

Intervista a Hien sulla Serie A

Serie A? «Questa è la mia prima volta all’estero come calciatore e la mia prima in assoluto in Italia, non ci ero stato nemmeno come turista. Verona è una città molto bella, in particolare mi piace l’Arena con le luci della sera. Amo poi la zona vicina al nostro campo di allenamento, c’è molta natura, anche se forse ci sono anche troppe zanzare! Il cibo? Da quando sono qui ho mangiato pasta e risotto molto più buoni rispetto a quelli che ci sono in Svezia».

Famiglia?  «I genitori di mio padre sono originari del Burkina Faso, poi si sono spostati in Ghana dove è nato mio padre. Mio padre a sua volta circa trent’anni fa si è trasferito in Svezia dove ha conosciuto mia madre che è svedese al 100%».

Hien sul suo ruolo

Ruolo? «Ho cominciato giocando come attaccante, ma sinceramente non ero granché e su intuizione di un mio ex allenatore mi spostai in difesa. Pensavo fosse pazzo, ma ora sono contento. Ora devo migliorare e penso che non ci sia posto migliore dell’Italia per un difensore, questa è la “casa” dei difensori».

Tifosi? «I tifosi dello Djurgardens sono molto caldi, ma quelli del Verona mi hanno stupito: contro l’Atalanta hanno cantato per tutta la partita e ho apprezzato molto. Questo ci spinge a dare il massimo in campo come loro lo danno sugli spalti. È una cosa che possono capire solo i tifosi e i giocatori. Voglio ringraziare tutti per la calda accoglienza e credo ci sarà da divertirsi quest’anno».

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