Intervistato dal Corriere di Torino, il centrocampista dell'Udinese Rolando Mandragora ha commentato con amarezza la squalifica subita per bestemmia: "Ho accettato la sanzione pur non condividendola, con la società abbiamo concordato una linea da tenere ed è stata la risposta più giusta alla vicenda. E' difficile comprendere perché il mio caso sia stato trattato diversamente da altri senza motivo. Non c’è stata equità, voglio vedere cosa succederà d’ora in avanti e se questa linea dura rimarrà fino alla fine del campionato. Altrimenti avrà pagato soltanto il sottoscritto".

Elogi per l'allenatore Velazquez: "Ogni volta che arriva un tecnico straniero in Italia c’è sempre diffidenza, non è una realtà facile, ma lui si è calato alla perfezione nel nostro calcio. Cura ogni aspetto, poi il fatto di lavorare con tanti giovani lo stimola molto e ha tanta voglia di insegnarci qualcosa che poi porteremo dentro per sempre".

Mandragora arriva dalla Juventus: "Non avendo spazio in bianconero, meglio farsi le ossa altrove, così ho giocato una stagione da titolare a Crotone e ora ci sto riprovando a Udine. Diritto di recompra? Quello che deve dimostrare tutto il suo valore sono io. Non dimentichiamo che l’Udinese ha sborsato 20 milioni e rappresento l’acquisto più costoso di sempre per questo club. Udine è la piazza migliore che potesse capitarmi per completare la mia crescita. Poi a fine stagione tireremo le somme con l’allenatore e la società e vedremo a che punto sarò stato capace di arrivare".