Con Zanetti vicepresidente ed un'influenza ancora importante, difficile dire che Massimo Moratti non faccia più parte dell'Inter. Formalmente, dall'avvento di Suning, è però così, ma non per questo le parole dell'ex presidente risultano meno importanti: Moratti, presente al premio 'Il bello del calcio, ha avuto modo di parlare di Inter, mostrandosi d'accordo con Suning sulla scelta dell'esonero di Pioli. Questo un estratto delle sue dichiarazioni.


IL MOMENTO DELL'INTER -  "C'e' poco da commentare, e' un problema psicologico. Non c'e' niente da fare, sta girando cosi'. In questi casi c'e' soltanto da capire dove c'e' una luce e convincere in campo senza pensare troppo al futuro".

SUNING MERITA FIDUCIA - "Ognuno ha il suo modo di gestire una società. Questi nuovi azionisti stanno tentando di costruire qualcosa, ma non hanno avuto fortuna in questo momento, ma il gruppo e le persone sono molto serie. Bisogna dargli fiducia"

L'ESONERO DI PIOLI - "L'ho trovato abbastanza normale. Era inutile anche una permanenza, e' una decisione per non dare neanche l'esempio che un allenatore che non vince da sette partite rimane li' comunque. L'ho trovata una decisione abbastanza ovvia, pur rispettando Pioli, e anche per avere un'idea di cosa sono i giocatori al di la' dell'allenatore e la risposta c'e' stata ieri". 

DIPENDE MOLTO DAI GIOCATORI - "Mi auguro che i giocatori rispondano, chiunque sia l'allenatore. Sono tutti allenatori bravi e di grande carattere quelli citati come lo era anche Pioli, quindi dipende molto dai giocatori, dal gruppo, dallo spirito, dalla serieta' che ci metteranno, dall'ambiente che troveranno".