E se i colpi di testa, soprattutto nei calciatori più giovani (e giovanissimi) procurassero danni cerebrali? Un mito, o un falso mito? Se ne parla da anni, e non solo per gioco: una risposta, assolutamente scientifica, è arrivata nelle ultime ore, e l'ha fornita, come riporta ANSA, la rivista Acta Neuropathologica. I colpi di testa ripetuti, per tutta una carriera, dai calciatori, potrebbero difatti causare danni cerebrali permanenti: è stato difatti riscontrato un legame diretto di causa-effetto tra l'impatto dei palloni e la demenza senile. L'analisi è stata elaborata da alcuni ricercatori della University College London e dell'ateneo di Cardiff: oggetto dello studio, l'attività cerebrale di 5 ex calciatori professionisti e di un ex dilettante durante tutta la loro vita. Tutti gli esaminati s'erano poi ammalati di demenza senile: in 4 casi su 5, erano presenti traumi cerebrali passati. "Sono danni di solito riscontrati negli ex pugili, alterazioni spesso associate a ripetuti traumi cerebrali. E' la prima volta che in un gruppo di ex calciatori si evidenzia come colpi subiti in età giovane, determinati dall'impatto di testa con palloni pesanti, hanno favorito l'insorgere di patologie senili": questa la determinazione del professor Huw Morris.
Altro che falso mito: per i calciatori i colpi di testa sono dannosi. Portano alla demenza senile?
UNA RICERCA UNIVERSITARIA BRITANNICA HA STUDIATO L'ESISTENZA DI 5 EX CALCIATORI: ECCO GLI ESITI
mercoledì, 15 febbraio - 19:02

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