Claudio Lotito ha rilasciato una lunga intervista a Il Corriere della Sera, nella quale ribadisce tutti i concetti espressi durante la famosa telefonata con il direttore generale dell’Ischia. Una stoccata per tutti: da Pallotta a Nicchi, da Iodice ad Agnelli.

Sulla telefonata registrata da Iodice: “Allora: intanto fatevi spiegare da Corrado Ferlaino che razza di personaggio è questo Iodice”.

Però i toni della telefonata non sembravano essere quelli di due nemici: “Io rispondo a tutti, purtroppo. Stavo a pranzo. Il cellulare all’orecchio, masticavo, la forchetta in mano… perché come si sa io sono sinestetico, riesco a usare più sensi contemporaneamente. Comunque no, dico, l’ha ascoltata la registrazione? Io a quello gli spiego solo che voglio trovare una soluzione ai problemi della Lega Pro. In quel momento parlo come proprietario, sia pure al 50 per cento, della Salernitana e quindi”.

Poi Lotito ribadisce il concetto per il quale la Serie A non avrebbe bisogno di squadre come Carpi e Frosinone:E certo che gli ho detto così! Provi a immaginare una seria A con Carpi, Frosinone, Latina, Sassuolo, Empoli, Cesena… città magnifiche ma squadre piccole, deboli . . . economicamente, la fabbricacalcio salterebbe. È un ragionamento elementare. Vede, io di bilanci mi intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi… Beh, insomma: ho proposto la riforma dei campionati immaginando che dalla B salga in A solo la prima classificata, e che le ultime due della A e la 2, la 3, la 4 e la 5 della B facciano spareggi… Ma quel cretino di Abodi, niente, vuole la certezza che dalla B ne salgano sicure tre! E perché? Perché se ne frega dei conti, dei diritti tv, non gli importa che salti il banco del calcio italiano… Lui ha un solo piano: tenersi buoni i voti delle società, screditarmi e puntare alla presidenza della Lega di A”.

“Berretta conta zero”: “Embè? E perché non è così? Il ruolo di Beretta, come presidente della Lega di A, è quello di garante. Sono i presidenti che decidono”.

Berretta si è offeso? Offesooo? Macché! La registrazione della telefonata l’abbiamo risentita insieme, e come rideva Beretta… poveraccio, stava piegato”.

Il paragone con Licio Gelli? “Gelli? Allora se mi paragonava ad Alain Delon voleva dire che so’ bello?”

Sulla dichiarazione secondo la quale lui riuscirebbe a controllare i voti di 17/18 società: Non sono potente, sono apprezzato da tutti. Tutti a parte quello che dice di essere il presidente della Roma e Andrea Agnelli… Andreuccio si capisce che m’odia proprio… E ora che ho pure chiesto il sorteggio integrale degli arbitri… Ah ah ah! Gli altri presidenti invece condividono la mia voglia di rinnovamento”.

Su Tavecchio, le sue battute razziste, i suoi libri acquistati dalla Federazione:Siete fissati con Tavecchio… è un ex alpino, uno che come me canta… Il Piave/mormo- ra-va/calmo e…”.

Sul “testa di c…” con il quale è state definito Nicchi: “Sa, io uso un linguaggio icastico… purtroppo lui è un po’ rigido su certe situazioni, questo sì”.

Sulle dichiarazioni di Delrio:Vabbé, ha scritto una cosetta su Twitter… Se mi chiama, gli spiego chi ha organizzato la trappola di quella telefonata”.

Potente e pieno di nemici:Io sono solo un uomo libero che si ispira al Vangelo”.

Redazione CanaleRoma

 

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