Enrico Preziosi ha rilasciato un'intervista al "Corriere della Sera" spiegando la sua posizione in merito alle indagini su Infront. Il patron rossoblù risulterebbe tra gli indagati dalla Procura di Milano per le irregolarità - allo stato ovviamente ancora presunte - registrare nell'assegnazione dei diritti tv.

 

"Finanziamento occulto da Infront? Non è assolutamente vero. Si tratta di un versamento di 15 milioni effettuato in tre tranche da un mio conto svizzero, regolarmente dichiarato al fisco italiano. Sono sereno: è un'operazione trasparente. Forse non tutti lo sanno ma io da 9 anni sono residente a Lugano. La spartizione dei diritti tv? A parte la Fiorentina che si è astenuta, tutte le società si sono espresse a favore. Io, Galliani e Lotito i padroni del calcio italiano? Chi ci crede è un pazzo. E’ ridicolo pensare che 17 presidenti siano nelle mani di tre persone. Ipotizzare che Agnelli faccia quello che dice Preziosi è una bestemmia.

 

Senza i soldi di Infront il calcio italiano tornerebbe al mecenatismo perché sono l’85% delle entrate totali. Ripercussioni? Io potrei addirittura essere parte lesa di questa vicenda. Sono curioso di vedere la fine dell’indagine. I processi andrebbero fatti nei tribunali, non sui giornali. Galliani? Sono esterrefatto, conoscendolo so che non commetterebbe mai un’azione che avesse il minimo sentore di illegalità