Uomo cardine di Simone Inzaghi e miniera di buoni voti per i fantallenatori. Mkhitaryan suona la carica in vista della stagione alle porte e si racconta così ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. Di seguito uno stralcio delle sue parole.

Inter, le parole di Mkhitaryan

"Gli obiettivi? Siamo l’Inter, l’obiettivo è alzare trofei. E adesso come un anno fa, tutti sanno che lotteremo per vincere di nuovo lo scudetto. In generale, vogliamo far meglio di un anno fa. E quindi in Champions il traguardo è fare ancora più strada. E poi c’è il Mondiale per club: oggi è una cosa lontana, avremo tempo per pensarci, ma è un qualcosa che affascina

Io sempre titolare nonostante i nuovi acquisti (riferimento a Frattesi e a Zielinski)? Non la vedo così. Ma non è modestia. Io ragiono proprio in un altro modo. Abbiamo 25 calciatori, tutti sono titolari. Lo dico davvero, non è un modo di dire. È questa la via per vincere. Ognuno è in grado di giocare, non c’è una gerarchia prestabilita: siamo tutti lì per aiutarci, per lavorare, lottare per lo stesso obiettivo. Nell’Inter la parola “panchinaro” non esiste.

Dicono che sia il più intelligente in campo? Mi fa piacere... ma non perdo la testa, non sono più un ragazzino, non è che impazzisco se la gente parla bene di me. E certo che a 35 anni non posso avere le qualità fisiche che avevo a inizio carriera o a 25-27 anni...devo per forza giocare con la testa, devo impegnarmi di più ogni giorno per essere all’altezza e continuare su livelli alti".