Eder, Parolo, Giaccherini, Candreva. Quattro dei ragazzi di Conte in campo ieri, contro il Belgio, nella gara sicuramente più bella e intensa dell'Europeo. Ragazzi dediti al sacrificio ed al gruppo, la cui conoscenza, però, risale ad un'esperienza comune, vissuta in sinergia, però, solo per un breve periodo. Estate del 2011: il Cesena di Campedelli e Giampaolo (Ficcadenti in precedenza) è reduce dalla stagione del ritorno in Serie A dopo 19 anni, festeggiata a fine anno con la salvezza da quindicesima. I trascinatori del 2010-2011 erano stati l'esperto portiere Antonioli, il giovane centrocampista Marco Parolo che gioca tutte e 38 le partite), il talentuoso Luis Jiménez che a fine stagione segnerà ben 9 gol in campionato e l'ala Emanuele Giaccherini, che fa impazzire le difese avversarie accentrandosi dall'out sinistro, e che chiuderà con 7 gol in stagione. In estate ai bianconeri serve confermarsi, per cui arrivano ulteriori rinforzi: a luglio 2011 arrivano in prestito con diritto di riscatto per la compartecipazione Antonio Candreva dall'Udinese ed Eder dal Brescia (per 5 milioni più la metà del cartellino di Vasco Regini).
Due acquisti importanti, che servono a sostituire il tasso tecnico appunto di Giaccherini (che a fine agosto viene ceduto in comproprietà alla Juventus per 3 milioni di euro). Per poche settimane estive, insomma, si ritrovano con la stessa maglia ben 4 attuali azzurri: la testimonianza di ciò arriva da molte foto che nelle ultime ore si sono diffuse tantissimo sui social, che ritraggono appunto Eder, Candreva, Giaccherini e Parolo in posa, insieme, in maglia Cesena. Nonostante l'elevato tasso di talento, però, quella squadra - in cui giocavano anche, tra gli altri, Mutu, Iaquinta, Bogdani e Jorge Martínez - retrocedette in cadetteria, classificandosi ultima in campionato. Piccola curiosità: anche l'altro goleador di ieri, Graziano Pellé, nel 2006-2007 giocò a Cesena, prima di spiccare il volo verso l'AZ Alkmaar...
