Negli occhi dei tifosi della Lazio quella fantastica punizione che ha chiuso il match contro la Juventus nella Supercoppa Italiana. Danilo Cataldi ha raccontato quelle emozioni e non solo in una intervista rilasciata a Lazio Style Radio. Queste le sue parole: "Punizioni? Cerco di allenarmi sempre al campo, ci lavoro il più possibile. A Riad contro la Juventus è stata perfetta. A Genova forse era più difficile, eravamo praticamente sulla riga dell'area di rigore ma le tiro sempre sopra la barriera e non ho voluto cambiare".

LA QUARANTENA - "Si fa quel che si può a casa, ma stiamo bene. Io sto giocando alla play tutto il tempo! Siccome non sono un fenomeno e perdo sempre la calma, mi rassereno con un puzzle del Colosseo. Inoltre mia moglie mi ha imposto di pulire la cucina ogni volta che mangiamo, sono diventato esperto di prodotti e pezze (ride, ndr)".

IL GRUPPO LAZIO - "Il gruppo nostro di squadra è molto attivo tutti i giorni. Ci siamo anche visti qualche volta in video. Ogni tanto sento qualcuno, come il capitano Lulic che è in Svizzera per le cure, e poi anche Milinkovic. Mi ha preso in giro per gli addominali alla Ronaldo? Sì ma vabbè, si fa quel che si può (ride, ndr). Pure Correa mi ha bacchettato, ma deve stare attento alle foto che mette (ride, ndr). Siamo un gruppo fantastico, c'è un affetto particolare".

IL PROGRAMMA DELLA SOCIETA' - "Ci seguono quotidianamente, ci hanno messo tutto a disposizione per fare il meglio. Ovviamente non è lo stesso, il campo non è sostituibile in nessun modo, ma cerchiamo di tenerci in forma. Stiamo cercando di fare il massimo per questo. Io ho un piccolo giardino, quindi soprattutto in questi giorni l’ho consumato un po’. Ho usato lo spazio esterno, ma ho anche internamente delle piccole attrezzature che mi permettono di lavorare al meglio".