Grande notizia, oltre che epocale svolta, per il calcio italiano: l'Italia ed il nostro massimo campionato siano state scelte dall'Ifab tra le federazioni che sperimenteranno il Var (Video assistant referees), ovvero la tecnologia in campo. I test inizieranno già a settembre: resta da capire dove verranno provati, se solo in Coppa Italia o anche in campionato. Il 21 aprile Lega Serie A e Lega Serie B discuteranno la cosa insieme a Tavecchio e alla FIGC. Questa la nota della Federazione.
La FIGC selezionata dall’IFAB per testare il sistema ‘Video Assistant Referees’
La FIGC è stata selezionata insieme ad altre federazioni per testare il sistema VAR (Video Assistant Referees), così come deciso in occasione dell’assemblea annuale dell’IFAB lo scorso 5 marzo.
Nella riunione di venerdì 8 aprile, convocata a Londra dall’organismo internazionale competente per la modifica delle regole del gioco con l’obiettivo di illustrare il progetto e per avere le conferme alla sperimentazione dalle associazioni nazionali, la Federcalcio ha ribadito ancora una volta il proprio interesse. A tal proposito, il presidente Carlo Tavecchio ha indetto una riunione informativa con la Lega di Serie A, la Lega B e l’AIA per il prossimo 21 aprile, così da trasferire tutte le richieste tecnico-operative necessarie all’avvio della sperimentazione già dalla prossima stagione sportiva. Lo scopo è giungere alla prossima riunione, in programma nel mese di maggio, con la formalizzazione dell’impegno a sperimentare secondo l’unico protocollo redatto dall’IFAB di concerto con la FIFA. Il progetto presentato alle federazioni prevede due fasi, la prima ‘offline’ nella stagione 2016/2017 e la seconda ‘live’ probabilmente durante la stagione 2017/2018.
“Siamo stati tra i primi sostenitori dell’utilizzo della tecnologia in campo – afferma Tavecchio – e riteniamo di avere tutti i requisiti per offrire il nostro contributo a questa importante sperimentazione. Nel rispetto della fluidità del gioco e della centralità dell’arbitro, anche nel calcio l’innovazione migliorerà tutto il sistema, come ha già dimostrato la positiva adozione della Goal line technology”.
La VAR prevede la presenza, appunto, di un "video assistant referee", ossia di un arbitro che controlla la partita su un monitor, durante la gara, pronto a valutare in maniera "proattiva" i casi più difficili. Verrà utilizzata sia in caso di gol / no gol, sia in merito alle assegnazioni dei rigori, sia sui falli da espulsioni che su eventuali scambi di persona da parte dell'arbitro. Il VAR verrà interrogato dal giudice di gara, ma potrà anche autonomamente richiamare la sua attenzione, comunicando con lui via auricolare, eventualmente consentendogli di visionare in prima persona l'episodio dubbio.