Lui, al derby, ci sarà sicuramente. Nonostante le critiche, nonostante l'Inter cerchi un centrocampista come Yaya Tourè sul mercato e nonostante da molti sia stato bollato come un colpo mal riuscito del mercato nerazzurro. Gary Medel risponde presente, anche, e soprattutto, dopo i pubblici elogi di Mancini, che lo ha recentemente definito straordinario. Una pedina preziosa, magari non sempre impeccabile, ma uno, specie in una partita come il derby, a cui un mister vorrebbe difficilmente rinunciare. Queste le sue parole a pochi giorni dal derby. 

 

 

DI DERBY NE HO GIA' GIOCATI - "Ho giocato il derby di Buenos Aires con il Boca, uno dei più sentiti del mondo, quindi so cosa vuol dire giocare questo tipo di partite. L'Inter è un club mondiale. Vogliamo regalare una gioia sia ai tifosi, sia a noi stessi".

 

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IL CAMPIONATO ITALIANO -  "Non ci sono partite facili. Mancano ancora otto gare, noi cercheremo di migliorare e fare il possibile per arrivare in Europa".

 

 

NON E' STATA UNA DELLE ANNATE MIGLIORI - "Dobbiamo accettare le critiche perché non è stata sicuramente una delle annate migliori dell'Inter. Sappiamo che possiamo dare di più, Mancini ce l'ha fatto capire. Noi cerchiamo di migliorare giorno dopo giorno e con il mister la situazione è molto buona".

 

CI VOGLIONO INTELLIGENZA, CUORE E... PALLE - "Per giocare il derby ci vogliono intelligenza, cuore e huevos (palle). Speriamo sia una grande partita, per noi e per i tifosi. Naturalmente la nostra idea è quella di prendere i tre punti. Dura giocare a San Siro? Certamente la maglia dell'Inter è una delle più pesanti al mondo". Anche per questo ci vogliono "intelligenza, cuore e p...".