Eldor Shomurodov, attaccante del Cagliari, ha parlato del suo momento nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport.

Intervista a Shomurodov

 
Ritorno?
«Non posso dire dopo appena una partita se è tornato il vero Eldor Shomurodov. Ancora è troppo presto perché ci vorrà continuità, ma in questo momento sono felice».
 
Si aspettava un impatto così difficile in questa avventura? 
«Più che altro mi aspettavo di giocare di più a inizio stagione. Ma la colpa è la mia perché non ero pronto. Soprattutto fisicamente. Sono arrivato con pochi allenamenti e ho avuto poco tempo a disposizione, Credevo di tornare in forma prima ma non è andata come pensavo». 
 
Cosa non ha funzionato? 
«Immaginavo che la condizione arrivasse giocando e invece sono sceso in campo poche volte». 

Shomurodov sui gol


 
Ma contro la Salernitana qualcosa è cambiato… 
«Spero sia solo l’inizio. E ora voglio fare tutto quello che non ho potuto fare fino ad ora». 
 
Mai pensato di mollare tutto e andar via a gennaio dopo l’infortunio? 
«Quando le cose non vanno bene, pensi un po’ a tutto. Ma devi cercare di cambiare subito mentalità e pensare positivo. Stare fuori era una sofferenza e mi dispiaceva non poter dare una mano alla squadra in un momento di difficoltà. Però parlavo con il direttore e con il mister che mi davano fiducia e mi dicevano che mi aspettavano tutti». 
 
Ranieri? 
«Lui è riuscito a darmi più di tutti. Abbiamo un gruppo molto unito e anche i compagni sono sempre stati vicini, ma Ranieri ha saputo sollevarmi il morale. Toccando le corde giuste». 


Quali? 
«Un giorno mi ha detto: “A Genova eri forte, un mostro. Adesso non so cosa ti sia successo. Non ha più fame? Io voglio vedere quello stesso giocatore”. Voleva prendermi in giro, farmi sorridere e allo stesso tempo stimolarmi. Beh, ci è riuscito ed è arrivato dritto al cuore». 
 

Shomurodov sul futuro


 
Un altro gol in arrivo? 
«Magari. Ma con o senza reti, io voglio essere di aiuto alla squadra perché lasci la zona bassa della classifica». 
 
Pronto anche a parlare di futuro? 
«Non è il momento. Prima viene la salvezza con il Cagliari». 
 
Cosa è cambiato tra lo Shomurodov di Genova e quello di Cagliari
 «Sapevo di non aver fatto tanto bene. Ho dovuto lavorare anche per cambiare il mio carattere perché io sono uno tranquillo. Ma nel calcio, se non combatti, non ottieni nulla. E ora so che devo lottare per difendere i colori di una regione intera».