Paolo Zanetti, allenatore dell'Hellas Verona, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match contro il Milan di Sergio Conceicao, in calendario domani alle ore 20:45.
Verona, la conferenza di Zanetti
Di seguito uno stralcio del suo intervento:
"Sicuramente cambierà qualcosa nella formazione, ci sono diversi giocatori che si candidano per partire dal primo minuto. Dobbiamo reagire a quello che è successo, perché noi per primi non siamo contenti. Dobbiamo concentrarci su quello che possiamo fare ora, senza perdere di vista il nostro obiettivo".
Sugli infortunati
"Lazovic e Faraoni? Principio di pubalgia per Lazovic, è rientrato ieri e si mette a disposizione a mezzo servizio. Faraoni ha avuto un piccolo stiramento, ma ci sarà per dare una mano se ci sarà bisogno. Tengstedt e Serdar saranno fuori altre due-tre partite, ma il danese può recuperare prima. Livramento è rientrato giovedì e sarà della partita, può essere utile alla gara".
Sul match
"Sarà una partita difficilissima, probabilmente di più dell’andata. Perché è una squadra con un coefficiente tecnico impressionante, con super campioni. Non dobbiamo concentrarci troppo sulla forza del Milan, ma su quello che possiamo e dobbiamo fare meglio noi. Con la voglia di fare dei punti in una partita difficile, ma del resto siamo in Serie A e certi avversari bisogna incontrarli in maniera decisa, grintosa e credendoci, non con paura e timore. Dobbiamo crederci di più, perché queste partite sono le più belle da giocare, è stupendo andare a giocare in certi stadi. Quest’anno forse si è creata una psicosi contro le grandi squadre e questo, secondo me, è il grande errore che i ragazzi non riescono a gestire dentro la gara stessa. Questo fatto non è successo sempre, basti pensare alle partite contro squadre come Milan, Napoli e Roma, quindi vuol dire che lo sappiamo fare anche contro squadre più forti di noi".
E ha concluso: "Con il senno di poi si può sempre fare tutto, ma parlare dopo è sempre facile. Noi volevamo dare un segnale di coraggio alla squadra, l’approccio è stato buono. Abbiamo fatto delle scelte, probabilmente sbagliando, anche se i primi 20 minuti hanno detto che potevamo giocarcela, ma poi non si possono prendere 4 gol in 20 minuti. È l’abbassamento dell’agonismo, dato dalla paura, più che un discorso tattico, la motivazione della nostra brutta prestazione.
Se mi rivedo nel carattere di Conceicao? Ognuno ha il suo carattere e quindi non saprei rispondere, ma ogni allenatore ci tiene molto perché siamo tutti in prima linea a combattere".