ll caso Destro in casa Bologna è di fatto servito. Contro il Sassuolo, nel derby del prossimo turno, Donadoni potrebbe tornare a dare una fiducia solo a tempo al cannoniere felsineo (24 gol in due anni e mezzo rossoblu), che ieri è stato provato in allenamento dal tecnico rossoblu al centro del tridente, affiancato dal concittadino Orsolini a destra e da Di Francesco a sinistra. Ma dopo, col rientro di Palacio e la presenza in rosa anche di Avenatti potrebbe tornare in panchina, dove peraltro è rimasto per 90' contro la sua ex squadra, l'Inter, domenica pomeriggio. Oggi pomeriggio, intanto, in amichevole contro il Santarcangelo, questi gli 11 scelti da Donadoni: Santurro; Krafth, Helander, Romagnoli, Torosidis; Nagy, Crisetig, Donsah; Falletti, Avenatti, Krejci.  

Anche per questo motivo si è mosso il suo agente, che da molti è dato in arrivo a Casteldebole per discutere nuovamente del suo assistito con la società. L'addio a fine stagione sembra ormai inevitabile, ma il retroscena riguarda addirittura lo scorso mercato di gennaio, in cui il 10 rossoblu stava per finire in Premier. Così proprio Puccinelli al Resto del Carlino: "Non è successo nulla, pure noi vorremmo capire il perché di questa situazione. Destro ha sempre accettato le decisioni di Donadoni senza polemiche. Il problema non è la panchina: il mister non può attaccare la professionalità di Destro. Per la causa ha fatto i suoi sacrifici e questo non sempre è stato sottolineato a dovere. A noi basta che non ci siano attacchi personali, poi sarà il campo a dare il verdetto. Mattia vuole solo aiutare il Bologna, come tutti i suoi compagni. Mercato? A gennaio ha avuto un paio di proposte concrete dall’estero. Gliele ho sottoposte, ma non le ha volute prendere in considerazione perché ritiene di avere un debito di riconoscenza nei confronti del club e della piazza che è convinto di poter ripagare”.