Il Como chiuderà la 15esima giornata di Serie A all'Olimpico contro la Roma. Per presentare il match, Cesc Fabregas è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni:
Como: le parole di Fabregas
"A Roma la partita è abbastanza importante, non voglio guardare troppo in là. Sono molto curioso, è buono che giocheremo così tante partite di fila fuori casa. Un'esperienza per me, i ragazzi e la società. Così come per voi. Si gestisce come con un infortunio. Ritmo da Europa? Sicuramente è un'esperienza per imparare tante cose, giorno dopo giorno qui al centro di allenamento. Quando c'è meno tempo. Devi gestirla in maniera diversa. Arriverà il momento, adesso la Roma è fondamentale".
INFORTUNIO MORATA E DOUVIKAS - "Alvaro quando hai infortunio così, non ti senti bene qualche giorno. Vuole capire l'importanza dell'infortunio, ma ovviamente gli spiace molto. E speriamo possa tornare il prima possibile. Douvikas lo vedo come sempre, non ha mai mancato un allenamento, è forte fisicamente, puoi dirgli quello che vuoi ma vuole sempre fare meglio. Grande mentalità e grande compagno".
SCONFITTE - "Spesso si analizza di più e troppo, è tutta colpa mia. Alzo la mano davanti ai giocatori, è una mia sconfitta per come ho preparato la partita contro una squadra top top top. Ho visto la partita contro il Liverpool e penso che abbiamo fatto tante cose meglio di loro, però siamo in un momento di costruzione e crescita. Io se voglio che Ramon diventi un Konaté o Van Dijk che hanno fatto una differenza grandissima a livello difensivo, voglio che lui si trovi in tutte queste situazioni per quello che vuole dire essere top. Magari per colpa mia abbiamo perso tre punti, vediamo se dobbiamo allenare una cosa o l'altra. Ma i ragazzi hanno provato di tutto. Poi collettivamente dobbiamo migliorare. Ma a parte questo, i ragazzi hanno dimostrato sempre bravura e grande atteggiamento. Nelle ultime 25 partite ne ha perse 3, contro Inter, Bologna e Inter di nuovo. La squadra compete, non molla, vuole giocare con identità. Ed è questo che voglio vedere".
DIAO IN COPPA D'AFRICA - "Preferisco non toccare molto il tema, lui è convocato e ho parlato con lui dopo la partita contro l'Inter. Sa bene la mia opinione, ho parlato anche con il CT, non è finita con una conversazione molto piacevole. Loro hanno tutta la forza. Diao andrà, se vorrà gestirla in quella maniera. Parte martedì".
OPZIONI IN ATTACCO - "Ci sono, ne abbiamo, abbiamo 4 giocatori offensivi e due di 20 anni. In partite importanti ci sono momenti sì e no, con Kuhn stiamo aspettando, deve fare di più. Poi c'è Douvikas, Cerri e altre opzioni. Si vedrà nelle prossime partite. Ovvio che abbiamo iniziato a pensarci, con 4 attaccanti per 3 posizioni in 10 partite bisogna gestirle molto bene. Dopo Roma Diao non c'è".
CENTROCAMPO - "Perrone è un play e un giocatore importante, Sergi è stato tanto malato e c'è il rischio di portarlo là. Probabilmente non verrà, ma vedremo se potrà venire con noi. La Roma? C'è qualità. Ferguson ha fatto doppietta ed è tornato a fare gol, anche gli altri stanno bene e Gasperini vuole sempre andare a mille. Lo dovremo fare anche noi per prendere i tre punti".
2025 DEL COMO - "Penso sia stato un anno importante. Per la crescita, per consolidare un'idea e portare giocatori importanti. Mentalmente la squadra è cresciuta molto in quest'ultimo anno, però manca ancora tanto. È stato un 2025 molto importante, in questa crescita, ma qui non conta solo vincere. Dobbiamo creare una mentalità, una cultura e poi vincere. Mi piace ascoltare le dichiarazioni e le conferenze degli altri allenatori. Senti Allegri parlare ed è molto chiaro: vuole finire almeno quarto e andare in Champions League. Ma per riuscirci vuole farlo nella sua maniera. Io lo stesso. Possiamo andare a giocare difensivamente contro l'Inter? Sì, ma per come lo vedo io e crescere in maniera giusta, per arrivare là... è un percorso. Abbiamo fatto 4-5 passi avanti, anche al livello di risultati, che a voi piace tanto. Non è male, sarei molto positivo".