Dopo aver teso la mano a Diego Armando Maradona su una possibile collaborazione, il presidente della Fifa Gianni Infantino ha confermato anche la possibilità di accogliere nel maggior organismo calcistico mondiale un altro pezzo da novanta come Francesco Totti, uno scenario di cui si parla ormai da diverse settimane.
Ai microfoni di "Sky Sport", Infantino si è detto entusiasta all'idea, pur dovendo verificare alcuni aspetti per valutare la "compatibilità" con un eventuale futuro impiego: "Lui gioca ancora e chissà per quanti anni giocherà ancora. È un grandissimo campione ed è diventato un personaggio. La prima cosa che farei è verificare la sua conoscenza dell'inglese, la lingua che si parla qui alla Fifa, e poi gli direi: 'Francè, fai quello che vuoi che tanto vai tranquillo'...".
Infantino, ha poi parlato degli ex rossoneri Zvonimir Boban e Marco Van Basten, che lavoreranno gomito a gomito con lui: "Non mi sono portato in casa Van Basten e Boban per autoflagellarmi, ma per dimostrare che nel calcio c’è l’Inter sopra (Infantino è interista, ndr) e il Milan sotto. Scherzi a parte, ovviamente Zvone e Marco sono due grandissime persone, oltre ad essere stati grandissimi calciatori. Sono convinto potranno dare tanto al calcio. Hanno ricevuto molto dal calcio, da giocatori e dopo la fine della loro carriera, e tutti e due hanno voglia, così l’ho sentita, di contribuire a questo nuovo ciclo della FIFA, allo sviluppo del calcio, al futuro del calcio. Per questo sono felicissimo che queste due straordinarie persone e campioni come Zvone e Marco siano qui. Intanto possono lavorare, perché come gli dico ogni tanto, per vent’anni si sono riposati giocando a pallone, e adesso devono lavorare un pochettino. Scherzi a parte, c’è moltissimo da fare: il calcio oggi non è più solo l’Europa, qualche paese europeo. Oggi il calcio è mondiale, e dobbiamo fare in modo che si sviluppi il calcio nel mondo. Bisogna disegnare dei progetti di sviluppo del calcio per tutte le aree del mondo a livello giovanile, per il calcio maschile e femminile, che è molto importante. Dobbiamo ovviamente anche proteggere le regole del calcio, proteggere il calcio, fare in modo che anche in futuro nascano e crescano dei Van Basten o dei Boban, e penso che loro siano in una posizione privilegiata per contribuire a questo processo".
Ai microfoni di "Sky Sport", Infantino si è detto entusiasta all'idea, pur dovendo verificare alcuni aspetti per valutare la "compatibilità" con un eventuale futuro impiego: "Lui gioca ancora e chissà per quanti anni giocherà ancora. È un grandissimo campione ed è diventato un personaggio. La prima cosa che farei è verificare la sua conoscenza dell'inglese, la lingua che si parla qui alla Fifa, e poi gli direi: 'Francè, fai quello che vuoi che tanto vai tranquillo'...".
Infantino, ha poi parlato degli ex rossoneri Zvonimir Boban e Marco Van Basten, che lavoreranno gomito a gomito con lui: "Non mi sono portato in casa Van Basten e Boban per autoflagellarmi, ma per dimostrare che nel calcio c’è l’Inter sopra (Infantino è interista, ndr) e il Milan sotto. Scherzi a parte, ovviamente Zvone e Marco sono due grandissime persone, oltre ad essere stati grandissimi calciatori. Sono convinto potranno dare tanto al calcio. Hanno ricevuto molto dal calcio, da giocatori e dopo la fine della loro carriera, e tutti e due hanno voglia, così l’ho sentita, di contribuire a questo nuovo ciclo della FIFA, allo sviluppo del calcio, al futuro del calcio. Per questo sono felicissimo che queste due straordinarie persone e campioni come Zvone e Marco siano qui. Intanto possono lavorare, perché come gli dico ogni tanto, per vent’anni si sono riposati giocando a pallone, e adesso devono lavorare un pochettino. Scherzi a parte, c’è moltissimo da fare: il calcio oggi non è più solo l’Europa, qualche paese europeo. Oggi il calcio è mondiale, e dobbiamo fare in modo che si sviluppi il calcio nel mondo. Bisogna disegnare dei progetti di sviluppo del calcio per tutte le aree del mondo a livello giovanile, per il calcio maschile e femminile, che è molto importante. Dobbiamo ovviamente anche proteggere le regole del calcio, proteggere il calcio, fare in modo che anche in futuro nascano e crescano dei Van Basten o dei Boban, e penso che loro siano in una posizione privilegiata per contribuire a questo processo".
L'ultima battuta è su Galliani, ex ad del Milan, ora in cerca di una sistemazione: "Adriano Galliani è un grande, il problema è che l’uniforme della FIFA non prevede la cravatta gialla, quindi sarebbe un po’ complicata la situazione (ride, ndr). Sicuramente, se avrà tempo a disposizione nei prossimi mesi, lo coinvolgeremo in qualche modo".