Antonio Conte, allenatore dell'Inter, ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione Festival dello Sport di Trento ai media presenti, soffermandosi sul presente dei nerazzurri e sulle possibilità di Scudetto, almeno secondo la sua opinione. Ecco quanto riportato da Tuttomercatoweb.

 "Io penso che credere non costi niente, per i tifosi dell’Inter, Napoli e le altre squadre. Poi bisogna essere obiettivi e guardare la realtà. Mi sono espresso fin dall’inizio, rispetto a noi ci sono due squadre superiori, la Juventus e anche il Napoli, che hanno costruito di più negli anni.

Questo gap c’è, ma noi abbiamo iniziato un tipo di percorso attraverso il lavoro e la serietà per progredire nel tempo e diventare competitivi per dare soddisfazioni ai tifosi. Da questo punto di vista bisogna essere coraggiosi avendo una visione chiara del presente. Bisogna continuare a lavorare come stiamo facendo, senza porci limiti. Dobbiamo essere realisti ma consapevoli che possiamo cambiare il corso del destino.

La Nazionale? E' una sensazione unica, sai che stai rappresentando il tuo paese. Ci ho giocato e l'ho allenata, devo dire che da calciatore dà emozioni forte, ma ct senti una responsabilità enorme.

Nel 2016 riuscimmo a lavorare tre settimane e mezzo insieme, la cosa più importante fu quella di plasmare un gruppo dove ogni calciatore avrebbe dato la vita per l'altro. Ai quarti di finale abbiamo battuto la Spagna campione del mondo, imbattuta da tantissimo. Non c'era grande qualità in rosa, ma c'erano 23 uomini con il piacere di stare insieme e aiutarsi con le difficoltà. Si dice che volere è potere: volevamo tutti. La mattina dopo, prima di salutarci, fu molto emozionante, la ricordo con affetto. Non avessi già firmato con il Chelsea, avrei continuato. C'era grandissima unità di intenti e legame