Ha deciso di smettere con il pallone ma non ha perso la voglia di fare notizia Antonio Cassano, che ai microfoni delle Iene (l’intervista andrà in onda domani sera) si racconta nel giorno del suo addio al calcio. A cominciare dal paragone tra il calcio del ‘99 (quando esplose) o quello di oggi: “Quello del ‘99 tutta la vita. Adesso sono tutte schiappe. Una massa di pippe. Togli la Juve in Serie A e Higuain che gioca nel Milan, trovami un campione. Icardi? Lui è un goleador”.

Gli inviati del programma, Corti e Onnis, gli chiedono se abbia mai fatto a botte: ”Quando ero bambino sì. Se le ho prese da Stramaccioni? Gli piacerebbe. No, ci siamo solo spintonati e basta.

Poi una valutazione sui grandi incontri della sua carriera: “Capello? Il più grande allenatore che abbia avuto. Galliani? Il dirigente più forte degli ultimi 30 anni in Serie A. Totti il calciatore più forte italiano della storia insieme a Baggio e Maldini”.

Ancora nessun dubbio sul peggior allenatore che incontrato? "Stramaccioni".

Poi il suo parere sulla Juventus, una maglia che non ha mai indossato: “È la squadra più forte in assoluto in Italia e una delle migliori in Europa. Se ci andrei? A 36 anni vado in retromarcia, come faccio? No, la Juve non è per me. Dopo tre giorni mi caccerebbero. Primo giorno la firma, secondo giorno l’allenamento, terzo giorno la rescissione".

Sull’Italia fuori dai mondiali: “È la cosa giusta. Non è una squadra decente. Assolutamente è colpa dei giocatori. Anche Guardiola, che è il migliore allenatore al mondo, non può fare miracoli senza giocatori. Chi vince sono sempre i calciatori, chi perde sono gli allenatori. Se Mancini è l’uomo giusto? È l’uomo giusto con una grande squadra. Sarà l’uomo giusto con una squadra normalissima? Bah, ne dubito”.