Ancora gelo, più che mai, tra Gonzalo Higuain e il Napoli: motivo del contendere, dopo il clamoroso passaggio alla Juventus dell’estate scorsa, la richiesta dell’argentino per l’ammontare di due milioni e mezzo per premi, contributi ed emolumenti non ricevuti.

Sulla vicenda è stato durissimo, intervenendo a Radio Crc, il legale degli azzurri, Mattia Grassani, all’indomani dell’arbitrato al termine del quale, dopo 4 ore, il collegio ha rinviato la pronuncia: “Il Napoli ogni tre mesi è sottoposto alle verifiche della Covisoc, la commissione di vigilanza, possibile che in tre anni nessuno si sia accorto che c'erano questi 2,5 milioni non versati? La società poi non avrebbe potuto iscriversi al campionato senza aver pagato queste cifre. Per questo abbiamo chiesto la condanna di Higuain a pagare tutte le spese processuali di questa causa che non doveva esistere”.

Sull’andamento dell’arbitrato di ieri, questo il racconto del legale del Napoli: ”C’è stato un confronto articolato, ampio, molto lungo. Il collegio ha voluto approfondire il tema, molto complesso anche a causa del comportamento processuale del calciatore, che ha chiesto per emolumenti e premi per 681mila euro. Il Napoli si è costituito e ha risposto dicendo che ha ricevuto tutto quanto dovuto, poi il signor Higuain a giugno ha quadruplicato la cifra iniziale richiesta, è assurdo che una delle due parti possa cambiare le carte in tavola senza motivi".