Elia Caprile, portiere di proprietà del Napoli ma in prestito all'Empoli, ai canali ufficiali della Lega ha raccontato l'esperienza nella squadra toscana, l'inizio un po' problematico e lo sprint finale per la salvezza. 

Sull'annata con l'Empoli 

"L'esperienza è stata particolare, cominciata male. L'errore col Verona costato una sconfitta, l'infortunio. E' Iniziato tutto in salita, ma non mi sono fatto prendere dallo sconforto. Ho continuato a lavorare, credo di aver sfruttato bene l'occasione. Speriamo di fare il miracolo salvezza e coronare questo sogno".

L'eredità di Vicario 

"Lui è un fenomeno, in questo campo ha fatto cose davvero importanti. L'eredità non pesa assolutamente. E' una spinta per migliorare e diventare magari come lui, devo lavorare ancora tanto". 

Passioni fuori dal campo da calcio

"Nel tempo libero mi dedico alla musica, mi piace molto suonare il pianoforte. E' una passione che ho preso da mia nonna, non l'ho mai conosciuta ma so che quando era in vita suonava anche lei. Il piano mi trasmette tranquillità, sono concentrato così tanto che dimentico tutto ciò che sta fuori".