Un'altra stagione sfortunata, l'ennesima, per via degli infortuni, ed a breve l'addio ai campi di gioco. Ancora 7 partite, poi per Simone Pepe, 34 anni ancora da compiere, sarà nuova vita, sempre in quel di Pescara.

Martoriato da diversi infortuni nel corso degli ultimi anni, l'ex ala prodigio delle giovanili della Roma di fatto non gioca una stagione da titolare (o quasi) dal 2011-2012, quando, con 6 gol in campionato, disputò probabilmente la sua migliore stagione in carriera, con la maglia della Juventus, vincendo uno scudetto ad protagonista. Da lì in poi, tanti stop e tante panchine in bianconero, la travagliata esperienza al Chievo, e, quest'anno, il passaggio al Pescara, dove per via dei tanti problemi muscolari, però, ancora una volta non ha potuto dare il suo contributo. A giugno il suo contratto scadrà, e come confermato dal Presidente Sebastiani, potrebbe cambiare ruolo: la proposta della società biancazzurra prevede che faccia da club manager, quindi molto vicino alla squadra, di modo da reggere i rapporti con staff tecnico e società: un po' come fece Stankovic nell'Inter e sta facendo ora Peruzzi nella Lazio. La conferma da parte dello stesso interessato, a Il Centro, a cui il biancazzurro ha rivelato anche altre curiosità. Ecco alcuni stralci delle sue parole.

FUTURO DA CLUB MANAGER - "Al calcio giocato probabilmente non posso dare più nulla, mi piacerebbe dare il mio contributo in altri ambiti. Mi metterò alla prova. Posso imparare dal direttore sportivo. Il club manager è una figura di raccordo tra la squadra e la società, poi vivi accanto al direttore sportivo un mestiere che mi piacerebbe fare".

UN CURIOSO SOPRANNOME - "Er Chiacchiera? Non si capisce? Non sto zitto un secondo. Nello spogliatoio ero un “cazzarone". Conte mi diceva che fuori dal campo potevo dire quello che volevo, ma quando si lavora in allenamento massimo silenzio. Io invece rompevo e scherzavo con tutti anche durante lo stretching".

IL RAPPORTO CON CONTE - "L'allenatore più forte che ho avuto. È stato il mio maestro. Sa come si parla ai giocatori, sa come si tira fuori il massimo e tatticamente ti spiega tutto nel dettaglio. Lui è allenatore, preparatore atletico e psicologo".

PESCARA NEL CUORE - "È una città che ha tutto. Mare e montagna ed è a misura d'uomo. Si mangia bene. Non capisco chi la snobba. Anche d'inverno si sta benissimo. La mia base è a Roma, ma rimango volentieri qui a lavorare perché si sta benissimo".

PEPE SENZA CALCIO - "Avrei fatto il benzinaio. Da ragazzino volevo fare quel mestiere perché vedevo sempre i benzinai con il portafogli pieno…".