E' andata in archivio la 11ª giornata della Serie A Enilive 2025/2026. Queste alcune statistiche e curiosità sui match disputati, rilevate dai dati Opta.
Record e curiosità 11^ giornata Serie A
Una vittoria dal valore storico: il Pisa conquista i primi tre punti in Serie A dopo 33 anni grazie al primo gol nel torneo di Idrissa Touré, che marca anche la prima rete all’Arena Garibaldi in questa stagione. I nerazzurri centrano inoltre il quinto risultato utile consecutivo e per la prima volta escono dalla zona retrocessione. Primo assist in A anche per Tramoni, in una gara da incorniciare per la squadra di Gilardino. La Cremonese, invece, perde la seconda partita consecutiva e due delle ultime tre trasferte, interrompendo la serie positiva che l’aveva vista imbattuta nelle precedenti tre uscite stagionali.
Gara dominata dal Lecce per volume e intensità al Via Del Mare, ma decisa dalle parate di un super Montipò, al suo miglior match dal marzo scorso con almeno sei interventi decisivi effettuati. I salentini restano una delle quattro squadre ancora senza vittorie interne – come Verona, Genoa e Fiorentina – e raccolgono solo tre punti in sei gare in casa. L’Hellas, che aspetta ancora il primo successo stagionale, mantiene compattezza difensiva, ma fatica a costruire occasioni nitide.
Il Como vede rallentare la propria corsa verso l’Europa in una sfida chiusa e molto tattica in cui i lariani non riescono a trovare il guizzo decisivo. Il Cagliari ringrazia Caprile, sempre sicuro, che mantiene la porta inviolata e regala ai rossoblù il terzo pari nelle ultime quattro trasferte. Il Como incappa nel sesto pari in undici gare, ma allunga la sua striscia positiva: cinque clean sheet nelle prime undici giornate e nove risultati utili consecutivi.
Un Derby della Mole intenso, tattico e con i portieri protagonisti. La Juventus costruisce molto nel primo tempo ma sbatte più volte su un Paleari impeccabile; nella ripresa il Torino cresce e sfiora il colpo grosso con Adams, fermato da un grande intervento di Di Gregorio. Il gol annullato a Simeone per fuorigioco tiene lo 0-0 e consegna ai granata un risultato storico: non restavano imbattuti nel derby d’andata da ottobre 2001. È il terzo pareggio consecutivo del Torino, mentre Spalletti diventa il primo tecnico juventino a non vincere il suo primo derby dal 1999, quando Ancelotti chiuse 0-0 la sua prima stracittadina bianconera.
Al Tardini va in scena una partita dai due volti: il Milan vola sul doppio vantaggio con Saelemaekers e Leão, sempre più determinante con cinque partecipazioni al gol da inizio ottobre, ma si fa rimontare dal Parma che accorcia con Bernabé – a segno per la seconda gara consecutiva – e completa l’opera con Del Prato. I rossoneri sprecano tanto, soprattutto con Pulisic e ancora Saelemaekers, e collezionano il terzo pareggio esterno di fila, confermando qualche difficoltà nella gestione del risultato: solo Fiorentina (11) e Genoa (9) hanno perso più punti partendo in vantaggio (6). I ducali, che hanno conquistato sei degli otto punti stagionali al Tardini, replicano un copione visto spesso: l’ultima rimonta da 0-2 in casa era arrivata proprio contro una squadra milanese, l’Inter.
La squadra di Fabio Grosso stupisce ancora e sbanca la New Balance Arena con un tris che non lascia scampo all’Atalanta. È una giornata da incorniciare per Domenico Berardi: due gol, un assist, un rigore trasformato – il quattordicesimo consecutivo in Serie A – e la conferma di essere ancora un top player: il neroverde è infatti uno dei tre giocatori del campionato già sopra quota tre gol e tre assist. Il Sassuolo centra la terza vittoria esterna e diventa la seconda squadra per punti conquistati fuori casa (10, dietro solo alla Roma), mentre l’Atalanta scivola nella crisi: sette gare senza vittorie come non accadeva dal 2018. Pinamonti, con il suo quarto gol in trasferta, resta il miglior marcatore esterno del torneo.
Il Bologna non si ferma più. La squadra di Italiano travolge il Napoli con una prova di solidità e maturità, firma la miglior partenza rossoblù nell’era dei tre punti con 21 punti e certifica un Dall’Ara sempre più fortino: quattro vittorie in cinque gare interne e quattro clean sheet.
Le reti di Dallinga - al primo gol stagionale - e Lucumí - primo centro in Serie A Enilive - bastano per piegare i campioni d’Italia, limitati a soli quattro tiri complessivi: così pochi in campionato non accadeva dal febbraio 2021. Impressionante anche la spinta offensiva: da inizio ottobre il Bologna è la squadra con più gol segnati (13) insieme all’Inter.
Debutto da favola per il 2007 Massimo Pessina, in campo dopo l’infortunio immediato a Skorupski: il giovanissimo portiere chiude con porta inviolata. Napoli invece già a quota 5 sconfitte stagionali tra tutte le competizioni, come nell’intera annata 24/25, e tre ko in sei trasferte di campionato.
La Fiorentina continua a inseguire la prima vittoria stagionale in una partita vibrante al Ferraris, dove il Genoa ritrova finalmente il gol in casa – il primo della sua Serie A – grazie a Østigård, già a quota due e per la prima volta autore di più di una rete in un singolo campionato. I viola ribaltano la gara con Gudmundsson e Piccoli, con quest’ultimo che aggiorna un dato unico in Europa: è il calciatore che ha segnato con più maglie diverse (sei) nei top cinque campionati dal 2020/21. Il Grifone risponde con il rigore sbagliato da Colombo, mentre De Gea firma la sua prima parata dagli 11 metri dal 2024, prima che lo stesso attaccante rossoblù si riscatti col gol del pareggio. Il Genoa resta però senza vittorie nelle prime sei gare interne per il secondo anno consecutivo, un fatto mai accaduto nella sua storia.
La Roma si prende la vetta e conquista la seconda vittoria interna consecutiva della gestione Gasperini. A decidere l’incontro con l’Udinese sono Pellegrini e il primo gol in Serie A di Zeki Çelik.
I giallorossi hanno dimostrato di saper reagire subito dopo il passo falso col Milan e di mantenere saldo il passo delle prime: fin qui hanno vinto otto delle prime undici gare per la prima volta dal 2017/18. L’Udinese incassa invece la seconda sconfitta esterna di fila, un trend finora inedito in questa stagione.
L’Inter di Chivu torna al comando della classifica e lo fa con una prova di sostanza contro la Lazio. Decidono Lautaro Martínez, che raggiunge 161 gol come Sandro Mazzola e sale al 4º posto all-time nerazzurro, e Ange-Yoan Bonny, che con 10 gol nelle ultime due stagioni diventa - tra i classe 2003 - il più giovane bomber del nostro campionato dopo Castro e Paz.
Nerazzurri con gli stessi punti dello scorso anno (24), ma con un gol in più (26) e una statistica dominante: unica squadra ad aver sempre segnato nelle prime 11 giornate. La Lazio cede per la quarta volta nelle prime undici giornate, un avvio così difficile che si era visto recentemente solo nel 2023/24, sempre con Sarri in panchina. L’Inter, invece, spinge forte sin dai primi minuti – ne ha già segnati cinque nei primi 15’ di gara, più di chiunque altro – e consolida la sua candidatura da capolista.