Interrogato da Sky, ha parlato il D.S. del Milan Paolo Maldini sulla sfida di domani contro la Juventus: "Innanzitutto è una semifinale, quindi c'è valore che ne consegue, molto importante. È uno dei due obiettivi della stagione, che dà accesso diretto all'Europa League. E poi giochiamo contro una grande squadra, che ha dominato gli ultimi anni in Italia. Ci sarà uno stadio pieno per l'ennesima volta, in questo i nostri tifosi sono sempre stati molto vicini".

Si arriva dalla sconfitta contro l'Inter: "Se analizziamo bene la partita, c'è stato veramente un primo tempo fantastico da parte nostra, il miglior primo tempo degli ultimi cinque anni. Ci sono delle mancanze, lo sappiamo e stiamo lavorando su questo. Non siamo una squadra perfetta e stiamo lavorando per migliorare e determinare determinati errori per evitare di perdere partite che non meriti di perdere".

Kjaer e Ibra per l'esperienza: "Quando hai una squadra giovane questo può succedere. Capita anche alle squadre più esperte. Chi è stato calciatore, si ricorda benissimo dei momenti di difficoltà quando la partita cambia: in quei momenti ti aggrappi sempre ai giocatori di maggiore esperienza e in questo i giocatori tipo Kjaer e Ibra danno questa sicurezza, ma forse è ancora troppo poco per far crescere velocemente i nostri giovani. Ibrahimovic ha fatto sempre il campione in ogni sua partita in cui ha giocato in qualsiasi lega del mondo. Dal punto di vista fisico, pur essendosi allenato da solo, è difficile tornare in un campionato come quello italiano e incidere dopo due mesi e mezzo di inattività".

La situazione di Pioli: "Siamo veramente contenti, perchè è subentrato in una situazione non facile in cui la squadra non stava andando bene e c'erano poche certezze. Si è imposto e ha fatto crescere dei ragazzi giovani, dando identità alla squadra. Da adesso a fine stagione possono succedere tante cose: tutti noi, giocatori, ma soprattutto allenatori e dirigenti viviamo di risultati. Siamo veramente contenti del lavoro di Pioli".

Smentito Rangnick: "Sinceramente, da direttore dell'area sportiva, con il dovuto rispetto, non credo che sia il profilo giusto da associare al Milan".