Conferenza stampa di presentazione per il nuovo arrivato in maglia viola Christian Kouamè: "Voglio ringraziare la società che ha creduto in me. Quando mi ha chiamato il mio agente non ci credevo, non pensavo a un trasferimento così a gennaio. Sapevo che la Fiorentina era una grande squadra. Mentre facevo la terapia il mercoledì prima della fine del mercato, mi ha richiamato il mio agente per dirmi che avrei dovuto fare le visite per la Fiorentina a Milano".

Maglia numero 9

"In realtà volevo la maglia numero 11, ma era già occupato, poi ho visto il 9 e l'ho scelto... anche la mia ragazza e mi ha detto che il 9 è il numero di Maria, della Madonna. Noi siamo molto credenti, per questo ho scelto il 9".

Gli idoli: "Drogba, per questo volevo la maglia numero 11. Ma anche Eto'o, mi piacerebbe fare i loro stessi gol. Il mio obiettivo è arrivare un giorno a giocare la Champions League, giocare in Nazionale e vincere tanti trofei". 

Il recupero dall'infortunio

"Io penso a curarmi e a stare al 100% prima di rientrare. Io però ho tanta voglia di tornare in campo: a Roma mi hanno detto che sto bene, mi hanno detto che sarei potuto rientrare in campo tra due mesi, ma non voglio avere fretta. Preferisco aspettare di essere al meglio".

Su Ribery: "Vederlo nello spogliatoio è incredibile. Quasi non ci credo, per me è un sogno giocare insieme ad un campione come lui".

Colpo di testa la miglior dote: "Non lo so, forse perché sono alto, ma quando vado a saltare dico sempre "è mia". La velocità è una cosa naturale per me, ho le gambe molto lunghe".

Sul razzismo: "Quando sono arrivato in Italia, alla Sestese, ero con la Juniores e giocavo la coppa: durante la partita un difensore avversario mi picchiava sempre e io ci ridevo ma lui si "incazzava" di più. Lui mi ha fatto fallo da dietro e poi mi ha hiamato negro di merda. Il mio compagno lo ha sentito e lo ha detto all'arbitro, che lo ha spedito fuori. Io quando sento queste cose ci rido ma è chiaro che mi dispiace che ci siano questi eventi".