Pedina inamovibile nel Genoa di Gasperini, l'addio in estate per approdare l'Anderlecht, salvo tornare in Serie A dopo una manciata di settimane in prestito alla Fiorentina. Questo, in parole povere, lo strano caso di Sebastian De Maio, difensore che non di rado ha regalato ai propri fantallenatori anche qualche +3 in rossoblu. Quest'anno la musica è cambiata: chiuso da Gonzalo Rodriguez ed Astori, il centrale francese ha collezionato appena una presenza in campionato con la maglia viola. Di seguito le parole del difensore ai microfoni di Radio Blu.

BILANCIO NEGATIVO - "Un primo bilancio? Per quanto mi riguarda è negativo. Gioco poco onestamente e come tutti i giocatori mi piacerebbe avere più spazio. So però di avere davanti giocatori di esperienza, che giocano in Nazionale da tanto tempo insieme. Dovrò essere bravo a farmi trovare pronto quando il mister deciderà di chiamarmi. Sapevo di arrivare in una grande squadra e delle difficoltà dall'inizio. Sono molto sereno, molto tranquillo e non è un problema. Certo che vorrei giocare di più ma quando dai il massimo sei sereno e apposto con te stesso".

GOL - "Primo gol in viola? Con il Genoa andavo sempre a saltare sui calci piazzati e ho segnato qualche gol. Per un difensore è sempre una bella gioia. Con la Fiorentina alla prima di Europa League sono andato vicino al gol ma il portiere l'ha presa. Comunque l’importante è giocare e fare bene, poi il gol se arriva è un regalo".

OBIETTIVI - "Abbiamo il dovere di far meglio rispetto a quello che stiamo facendo. Mi piacerebbe arrivare in Champions. Siamo una grande squadra, ho sempre visto la Fiorentina in alto in classifica e adesso che ci sono arrivato non voglio vederla dove siamo ora ma mi piacerebbe vederla nelle zone alte. Manca poco perché siamo lì e in caso di vittoria contro il Genoa saremmo a -2 dall'Europa. Credo ci manchi un po' di continuità".

BELGIO - "Qui sono sereno, lì no. Mi mancava la mia famiglia. Mia moglie non era molto motivata a stare in Belgio e l'occasione della Fiorentina non potevo farmela sfuggire. Non ho avuto paura, comunque la vita da giocatore è diversa. Certo vedere in strada tutti quei poliziotti non era bello ma paura io no. Mia moglie non era serena per me e allora non lo ero neanche io. La mia famiglia è rimasta a Brescia e spero che a gennaio possano raggiungermi qua a Firenze".

SOUSA E GASPERINI - "Un aggettivo per il mister? Determinato. Sa quello che vuole. È un allenatore molto nuovo per me, moderno. Mi piace il suo modo di allenare e intendere il calcio. Mio miglior allenatore? Gasperini. Per ora è lui, ho fatto tre anni insieme al mister e anche umanamente mi ha dato tanto. Non posso giudicare i 2 mesi fatti con Sousa. Spero di poter avere lo stesso rapporto con lui. Della Valle? Onestamente a me ha fatto un'ottima impressione. Lo sento molto vicino alla squadra, viene a trovarci prima delle partite. Non avevo mai visto un atteggiamento del genere da parte di un presidente e può far solo bene alla squadra".

NUOVI COMPAGNI E NAZIONALE - "Compagni con cui ho più legato? Tutti in generale, ma direi nello specifico con Astori, Berna, Lezzerini e Tata. Sono loro con cui parlo e sto di più. Nazionale italiana? Mi piacerebbe come tutti i giocatori italiani. Adesso però non ci penso, voglio dimostrare di poter essere un giocatore della Fiorentina e convincerli a riscattarmi a fine anno. Quello è il mio più grande desiderio di quest’anno".

RODRIGUEZ - "Critiche a Gonzalo? Lo conosco da anni ormai. Giocando contro so che difensore è. A mio avviso molto forte, bella tecnica, cattiveria giusto. Le critiche vanno accettate per noi difensori, ma lui è un ragazzo molto umile e bravo. Ha l'esperienza giusta per farsi scivolare addosso le critiche. Mancanza di leader? Non è vero che ci manca un leader. Abbiamo molti giocatori di esperienza e quindi tutti alzano la voce nei momenti giusti. Con educazione e al momento giusto".

FUTURO BADELJ - "I procuratori a volte parlano per far casino. Lui ha detto che sta bene qua e se resterà saremo contenti. È un giocatore molto forte. Corvino? Lui mi ha preso mi ha dato fiducia. Ho un bel rapporto perché è diretto. Ben vengano persone come lui, è un uomo sincero e mi ha fatto una buona impressione fino ad ora".

IDOLI - "Non ho mai avuto idoli nella mia carriera, ma mi sono sempre piaciuti Nesta e Maldini. Loro sono gli idoli di tutti. Giocatore francese? Ho sempre ammirato Zidane anche se abbiamo ruoli diversissimi".

TRUMP - "Secondo me non cambierà molto. La mia vita e quella della mia famiglia non cambieranno. È vero che Trump fa un po' paura ma io guardo all'Italia e al nostro Premier".