In attesa del "closing" previsto per novembre, sulla trattativa che dovrebbe portare il Milan in mani cinesi è intervenuto il presidente Tavecchio, esprimendo le sue perplessità non solo sulla cordata cinese ma allargando il discorso anche all'acquisizione di Suning da parte dell'Inter.
Queste le sue parole a seguito di una speciifica domanda relativa all'ingresso di capitali cinesi in Inter e Milan: "Vedo delle situazioni strane perché non ci sono questi grandi valori economici reali, ci sono interessi che dipendono molto dai diritti televisivi e dai mercati esteri. Poi se la Cina ha intenzione di fare i mondiali nel 2030 vorrà dire che investirà in Europa. Ci rendiamo conto che il nostro calcio sta catalizzando l’attenzione dei mercati stranieri. Io vengo dal mondo dei dilettanti e l’approccio con il mondo dei professionisti non è stato facile. Ero abituato a una palla che rotolava anche senza soldi. Questo sistema-calcio contiene una serie di personaggi che non sono del calcio, sono economicamente inquadrati per organizzare questo spettacolo. La Federazione dovrebbe avere un potere più forte. Io credo che la Federazione nei recenti anni è stata depotenziata, a vantaggio dei poteri della Lega“.
Il tempo dirà se la visione più romantica e meno economica del calcio da parte di Tavecchio verrà o meno smentita dai risultati che potranno ottenere sul campo i nuovi investitori provenienti dall'Oriente...