Intervistato dal "Corriere dello Sport", il difensore dell'Inter Milan Skriniar ha parlato di tanti temi attuali di casa nerazzurra, a partire dall'arrivo di Conte: "Quello del mister è il modo giusto di pensare. Noi siamo una squadra forte e bisogna lavorare con l’obiettivo di vincere. Quando inizia un ritiro non puoi pensare di arrivare secondo. Se giochi nell’Inter devi avere questa mentalità. E’ uno che fa lavorare bene e forte: ci spiega ogni particolare, come vuole che giochiamo, il modulo da adottare e i movimenti. Rispetto al passato abbiamo cambiato modo di fare le cose”.


"Difesa a tre? Non sono preoccupato, ma si tratta comunque di un modo di giocare diverso che dovremo assimilare nei minimi dettagli. Io nella difesa a tre ho giocato solo un paio di volte lo scorso anno e dovrò adattarmi. Un paio di giocate abbiamo già iniziato a memorizzarle, ma c’è ancora tanto tempo davanti a noi e molto lavoro da svolgere. Dobbiamo imparare i movimenti a memoria e soprattutto lavorare tutti con lo stesso obiettivo, remando nella stessa direzione. Conte mi ha chiamato quando ero in ritiro con la Nazionale a inizio giugno per salutarmi e chiedermi come stavo. E’ stata una telefonata utile per conoscerci”.

"Godin? E’ abituato alla difesa a tre e ha sia l’esperienza sia la mentalità vincente che servono. E poi è uno abituato a sfidare tanti giocatori fortissimi e spesso a fermarli. E’ davvero un bell’acquisto”.

"Miglior centrale al mondo? In questo momento Van Dijk. Quando vedi giocare il Liverpool non puoi non notare la sua presenza in campo”.

"Vavro? Di testa è fortissimo e fisicamente è… una bestia. In Italia dovrà imparare diverse cose, sia tattiche sia a livello di movimenti. Ho giocato con lui nello Zilina e ora anche in nazionale: è bravo e sono felice che sia in Italia. Ne abbiamo parlato durante l’ultimo ritiro in nazionale, ma mi aveva chiesto informazioni anche nei mesi precedenti perché aveva altre offerte. Gli ho consigliato di provare questa esperienza senza dubbio o paure perché un campionato come quello italiano ti migliora. A me è successo così e succederà anche a lui. Sono convinto che alla Lazio farà bene”.

"Il valore di 100 milioni? Sono sincero: io mi concentro sul fare bene il mio lavoro. Se poi dicono che costo così tanto, vuol dire che sono andato bene. Quando vai in campo non pensi a certe cose: lì, quando hai di fronte gli avversari, sei concentrato solo sull’aiutare la tua formazione. Real, Barcellona e big inglesi su di me? Si sono dette e scritte tante cose, ma per quello che so io non sono mai arrivate offerte ufficiali. Io volevo rimanere qua e sono rimasto rinnovando il contratto. Ora sono felice perché intendo continuare a indossare la maglia dell’Inter”.

"Capitano? Sarebbe bello, ma non ci penso perché ora c’è Handanovic. Mi concentro solo sulla stagione che è appena iniziata”.

"Sensi mi piaceva anche quando giocava nel Sassuolo: tecnicamente è forte e ha un grande cuore. Lazaro è velocissimo: in allenamento mi ha davvero impressionato. Icardi e Nainggolan ai margini del progetto? Sono qua con noi, lavorano con noi e stanno con noi in hotel. Certe decisioni sono di competenza della società e del mister e su certi argomenti è giusto che a rispondere siano loro. Mauro è un mio compagno di squadra e in questo momento non lo immagino alla Juve”.

"L’attaccante più pericoloso che ho sfidato? Cristiano Ronaldo. Anche se a volte in campo sembra camminare, gli basta una palla buona per segnare”.

"Dzeko? È un avversario molto scomodo perché fisicamente è forte, tiene la palla, ha esperienza e non è facile giocare contro di lui. Mi piacerebbe che venisse all’Inter anche perché parla pure il ceco come me e mi capisce”.